La Gazzetta dello sport, che ieri ha fatto scoppiare la bomba del caso Samardzic, parla di affare in bilico: dipenderà solo dal giocatore, colui che tanto voleva l’Inter, il suo matrimonio con la squadra nerazzurra. Il quotidiano spiega come già si sapesse che il padre voleva più soldi, ma si lasciava comunque filtrare ottimismo sulla chiusura del trasferimento. Scrive la rosea: “Se Lazar Samardzic giocherà nell’Inter dipenderà, in fondo, soltanto da lui. Lui che già si vedeva nerazzurro, quando parlava entusiasta della stagione in arrivo ai dipendenti dell’Inter, che lo hanno conosciuto e accompagnato giovedì alle visite mediche: in quel momento tutti sapevano che il padre di Lazar chiedeva una commissione maggiore per sé di quanto già pattuito, ma nessuno pensava a rotture drastiche. Anche per quello il club aveva deciso di far svolgere le visite al centrocampista assieme a Emil Audero: i motivi di ottimismo vincevano sui dubbi comunque striscianti che accompagnavano l’intorno, piuttosto avido, del ragazzo. Il matrimonio Lazar-Inter dipenderà, insomma, da quanto nelle prossime 24-48 ore la voglia di Inter del centrocampista tedesco-serbo, che sembrava davvero molto forte fino a ieri, prevalga rispetto all’esuberanza della gente che lo ha accompagna”.
Mladen Samardzic, affermato costruttore edile a Berlino, da tempo ha preso in mano la carriera del figlio che dirige in prima persona. E ieri, con l’entourage, ha esautorato Rafaela Pimenta, colei che aveva trattato e trovato l’intesa con l’Inter. La Gazzetta dello sport rivela che “Ancora prima che diventasse 18enne, ad esempio, lo portò via dalla sua casa, l’Hertha Berlino, per mandarlo al Lipsia: anche in quel caso c’era in ballo una lauta commissione. Con lui tre collaboratori anche loro serbo-tedeschi: insieme, hanno subito chiarito che da quel momento avrebbero rappresentato loro, e solo loro, Lazar Samardzic. E che le precedenti intese per il contratto e le commissioni sarebbero dovuto essere riviste proprio perché stipulate da un altro gruppo di lavoro. Allo stupore, l’Inter ha aggiunto anche il rigore: nessuna voglia o possibilità di ridiscutere precedenti intese. Più che un fatto economico, una questione di principio: per il club nerazzurro conta la parola data e la fiducia necessaria per cominciare una nuova avventura”.
L’Inter ha dato 48 ore a Samardzic per firmare un contratto che era già stato delineato in tutti i dettagli: se non lo farà, tornerà ad Udine. Ora non resta che capire se prevarrà la volontà del serbo di vestire il nerazzurro o quella del padre di avere più soldi.