“La pesante scommessa se la giocano in due: Kosta Runjaic che, salvo nuove clamorose sorprese, da luglio guiderà l’Udinese e Gino Pozzo, il figlio del Paron Gianpaolo, plenipotenziario e (quasi) invisibile gestore del mercato bianconero che lo ha scelto per avviare un nuovo corso che parla sempre meno italiano anche se, poi, particolare non da poco, si gioca la serie A”. Così la Gazzetta dello sport commenta la scelta dell’Udinese di affidare la propria panchina ad un mister straniero. Un tecnico che è stato esonerato dal Legia Varsavia, dover era arrivato nel 2022 con cui ha vinto una Coppa di Polonia e una Supercoppa polacca. Formatosi totalmente in Germania, ha lavorato tanto da assistente, mai in Bundesliga ma tanto nelle serie minori. Nel 2017 al Pogon ha cresciuto il centrale del Cagliari Walukiewicz, ma anche Benedyczak (Parma) e Listovski (Lecce). A Udine ha la grande occasione che si giocherà tra la rabbia di una piazza che voleva la conferma di Cannavaro e con una squadra che perderà alcuni pezzi pregiati.
Tattica: non ha un modulo che segue come un mantra. Ha spesso giocato con la difesa a 3. “Non è etichettato come un mago della panchina o come un particolare innovatore. Non parla una parola di italiano. Ma a Udine questa lacuna viene colmata in fretta. Soprattutto dovrà studiare velocemente il campionato italiano”. Per questo, prosegue la rosea, avrà al suo fianco Giampiero Pinzi e un ex Udinese che parla tedesco, quel Gokhan Inler che farà da raccordo all’interno della squadra e dello spogliatoio. Non quindi nel ruolo di Ds, che spetterà a Gianluca Nani, pronto come Gino Pozzo a dividersi tra Watford e Udinese per il mercato.
Gazzetta dello sport: Runjaic, la scommessa studiata in Polonia per rompere col passato
I Pozzo convinti dal tecnico tedesco ex Legia Varsavia che dovrà capire in fretta la nostra serie A. Inler e Pinzi potrebbero lavorare con lui
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