La Gazzetta dello sport parla oggi di quella che sembra una partita a scacchi tra la proprietà dell’Udinese e il tecnico Luca Gotti, colui che ha preso per mano la squadra il 1° novembre 2019 e che l’ha accompagnata la scorsa estate ad una brillante salvezza conquistando 17 punti nelle ultime 12 giornate. Allora si era guadagnato la conferma, ma il nuovo contratto lo legava all’Udinese per questa stagione, con opzione di rinnovo che scadeva lo scorso 28 febbraio. L’Udinese non ha fatto valere quell’opzione entro il termine ma, ricorda la rosea, la proprietà friulana è solita attendere maggiori indicazioni dai risultati. Dopo quella data, l’Udinese ha fatto altri 8 punti e Gotti può vantare un +5 rispetto alla passata stagione.
L’Udinese è convinta di aver dato a Gotti uno squadrone, ma i 15 casi di Covid, gli infortuni di Jajalo, Pussetto, Deulofeu, Okaka, Forestieri, le cessioni di Lasagna e Mandragora non hanno certo agevolato il compito dell’allenatore.
E poi, sottolinea la rosea, la situazione attuale: da una parte la piazza innamorata del tecnico che vorrebbe aprire un ciclo con lui, dall’altra la tv ufficiale in cui più di un opinionista ha sparato su Gotti, pretendendo da lui un gioco migliore e piazzamenti più ambiziosi. E a metterci il carico è intervenuto anche il Paron, che considera la squadra almeno da decimo posto.
Poi c’è anche Pierpaolo Marino, primo estimatore di Gotti, che fa da pompiere. Di certo c’è che Gotti ha attirato le attenzioni della Samp, in cui c’è Carlo Osti, fedele amico del mister bianconero; e del Sassuolo, in cui il Ds Giovanni Rossi aveva già pensato a lui nel 2011 come capo del settore giovanile della Juventus. Sono queste le squadre, oltre al Bologna, che allettano Gotti che però è pronto a sedersi al tavolo con Gino Pozzo per poter continuare la sua storia con l’Udinese.
La Gazzetta dello sport avverte: è ora di accelerare la pratica prima di rischiare di arrivare al divorzio.