L’ex bianconero Bernardo Corradi, che nella sua Nazionale ha visto brillare nuovamente Pafundi, ha detto che Udine è per lui la piazza migliore in cui crescere. Ma a Udine Pafundi non gioca. Il paradosso è sottolineato dalla Gazzetta dello sport: “
Pafundi, rispetto all’Italia Under 19, ha ricevuto dal tecnico Andrea Sottil ben altro trattamento: sette minuti di utilizzo. E’ entrato in una sola gara, quella con la Fiorentina (0-2). Al minuto 83 per Samardzic. Il talento bianconero è tornato a disposizione del tecnico il 17 settembre a Cagliari. Dopo il Mondiale Under 20, giocato, quindi, con compagni e avversari più grandi di lui di tre anni e con ampio minutaggio nei propri club, aveva avuto un principio di pubalgia. Accusato proprio dopo quella straordinaria punizione con la quale aveva fatto gol in semifinale alla Corea. Niente di grave, ma oltre alla pubalgia si era creata anche un po’ di tensione. Pafundi aveva firmato il vincolo triennale fino al 2025, a settembre la società gli ha allungato il contratto fino al 2026. E il rapporto tra club, calciatore e famiglia oggi è molto buono. Pafundi ha «patito» le varie convocazioni in Nazionale maggiore dell’ex ct Roberto Mancini che, un po’ provocatoriamente, lo aveva messo in testa a tutto. Per far capire che i talenti vanno lanciati. Ma nella scorsa stagione non giocava neppure in Primavera 1 (per paura degli infortuni)e in A ha messo insieme 8 gettoni e 76 minuti. E’ un trequartista dotato di grande tecnica, deve irrobustirsi. Nel 3-5-2 di Sottil questo ruolo non è previsto. Gioca la seconda punta, ora Thauvin. Tecnico e società hanno sempre detto che su Simone «c’è un progetto». Ancora non si capisce quale sia. Questi due mesi saranno decisivi per il destino di Pafundi. Che, in caso di non utilizzo, potrebbe andare a gennaio in B o all’estero. Perché l’unica cosa che gli serve per diventare il campione di cui si parla è giocare”.
