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Gazzetta dello sport, Marino: Con i Pozzo sto in famiglia

Pierpaolo Marino ha alle spalle 40 anni di storia di calcio, di aneddoti, di ricordi, di racconti.
Monica Tosolini

Pierpaolo Marino ha alle spalle 40 anni di storia di calcio, di aneddoti, di ricordi, di racconti. Ne ha rivissuti alcni con la Gazzetta dello sport e ha anche rivelato retroscena attuali, come quello dell’arrivo di Gotti all’Udinese: Marino lo ‘pescò’ in chat. “Gotti è rimasto amico di un gruppo di ex dell’Avellino in cui c’è anche Carlo Osti ora alla Samp. E’ amico di questi amici. Sapevo che aveva lavorato benissimo da vice con Donadoni e Sarri. E così visto che la scorsa estate era libero… Poi mi sono permesso di consigliarlo ai Pozzo come primo. Gotti mi colpisce per umanità, cultura e perché si fa seguire dal gruppo senza essere logorroico. E non è un parolaio”.

Il rapporto con i Pozzo è datato: “Con Gianpaolo ci conosciamo dal 1985. Ero al Napoli, gli vendetti Daniel Bertoni. Da allora ci siamo sempre voluti bene. Ci sono stato sette anni all’Udinese, ora sono tornato (contratto triennale ndr). E’ come stare in famiglia. Loro riflettono i valori che hanno sull’Udinese a cui tengono. Gian Paolo lo paragono a Dino Viola. E ora, oltre a Gino, di cui si conosce la conoscenza calcistica, viene fuori bene anche sua sorella Magda. Brava nelle relazioni, nei rapporti con gli sponsor e con le mogli dei calciatori. L’Udinese è all’avanguardia in tutto. In questo periodo, i calciatori hanno anche fatto un corso di comunicazione. Sono seguiti in tutto: dalle cyclette al catering non facciamo mancare nulla”.

Sulla ripresa del campionato: “Appena tutto sarà in sicurezza si potrà tornare in campo. Pensiamo a finire questo campionato, ma pure a iniziare bene il prossimo”.

L’Udinese deve portare a termine la missione salvezza: “Prima della sosta la squadra stava dando il meglio, aveva fatto quattro risultati utili anche se pareggi. Difesa buona e tante occasioni create. Qualcuna in più andava messa dentro. Ma credo che meritiamo qualche punto in più”.

Il mercato. Mandragora torna alla Juve, De Paul, Musso, Fofana e Sema sono richiestissimi. “E anche Okaka, perché è un calciatore particolare che in attacco ha tanto peso. Dovremo rifare il centrocampo, questo sì. Mandragora è cercato da tante big, De Paul, che è un campione in tutti i sensi, e Fofana possono partire. Pescheremo più all’estero, gli ingaggi degli italiani sono alti. Giocatori fisici? E’ un’idea di base dei Pozzo avere giocatori molto fisici”.

Musso è molto richiesto: “Potrebbe restare un altro anno per completare il processo di crescita. Ha un costo alto. Poi, comunque, siamo orientati a tenere un’intelaiatura di un certo livello”.

Il suo sogno è portare a Udine Bonaventura: “E appunto un sogno. Mi creda, per me Jack, che ho avuto a Bergamo, è un figlioccio. Sarebbe bellissimo, ma non è semplice. Anche se è scadenza di contratto costa caro. Pensi se giocassero insieme lui e De Paul.Uno spettacolo”.

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