“II triste addio della Samp alla Serie A si consuma in 34 minuti. Quando alla Dacia Arena di Udine ci sono tanti calciatori dilettanti friulani (entrati col biglietto a un euro) e non ci sono, in segno di protesta, dopo la guerriglia con i napoletani, gli ultrà della Nord (che entrano al 70’ accolti da un lungo applauso e iniziano a urlare contro il Napoli). Stanno, invece, a guardare, le stelle Udogie, Perez e Samardzic perché Andrea Sottil concede spazio da protagonisti a Masina, Zeegelaar e Thauvin. Ma l’Udinese parte a razzo anche col francese che per la prima volta gioca da Thauvin e dopo 9 minuti l’altro predestinato, l’esterno Festy Ebosele (2002 di passaporto irlandese), si fa tutto il campo nella corsia opposta alla sua (la sinistra) e serve un pallone da trequartista al Tucu Pereyra che non perdona (quinto gol, tutti in casa) il pur bravo Ravaglia. Bravo pochi minuti prima su Nestorovski. L’Udinese è tambureggiante, galoppa, con le mezze ali e i quinti, la Samp non c’è proprio. Un gruppo di anime perse che vagano a volte senza meta per un campo che sembra troppo grande per i ragazzi di Dejan Stankovic. Solo Quagliarella, schierato titolare, e che qui resta un idolo, becca applausi a prescindere dall’onesta prova, anche se c’è il rischio che per la prima stagione resti a secco di gol.” La Gazzetta dello sport inizia così il commento a Udinese-Sampdoria 2-0.
I voti ai bianconeri:
UDINESE 6,5
PEREYRA IL MIGLIORE – 7
SILVESTRI – 6,5
BECAO – 6,5
BIJOL – 6
MASINA – 7
EBOSELE – 6,5
WALACE – 6
LOVRIC – 6,5
SAMARDZIC – 6
ZEEGELAAR – 6
THAUVIN – 6,5
ARSLAN – 6
NESTOROVSKI – 6
SOTTIL – 6,5