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Gazzetta dello sport: L’Udinese batte la paura

"Parlare di scontro salvezza all’ottava giornata può essere una concessione al pessimismo o un atto di realismo, dipende dai punti di vista.
Monica Tosolini

“Parlare di scontro salvezza all’ottava giornata può essere una concessione al pessimismo o un atto di realismo, dipende dai punti di vista. L’Udinese ha vinto la paura di una classifica che piange, il Genoa no, è rimasto intrappolato. Questa la spiegazione psicologica di una partita a lungo bloccata. Poi c’è quella tattica e riguarda l’uomo in più, quello in grado di fare la differenza, il famoso valore aggiunto: l’Udinese ce l’ha, e si chiama Rodrigo De Paul. Il Genoa no ma non deve piangersi addosso. Deve cercare di capire in fretta come rialzarsi: tre sconfitte di fila sono un campanello d’allarme che non si può ignorare, anche se siamo in autunno”. In sintesi è questo il commento della Gazzetta dello sport a Udinese-Genoa.

Scrive ancora la rosea: “

Udinese tosta, solida, veloce con quel serbatoio di creatività rappresentato dall’argentino. Al di là del dato statistico, quinto gol al Genoa in carriera, De Paul è stato incontrollabile: un po’ regista al posto dello scolastico Arslan. Un po’ mezzala, vero incubo per Sturaro che aveva il compito ingrato di frenarlo. E poi uomo gol, e che gol il suo, nato dall’intelligente compartecipazione di Okaka, che mette chili e centimetri per difendere il pallone, di Pereyra che vede il connazionale arrivare da dietro e, con Sturaro in ritardo, battere Perin con un gran destro. Ma non si vive di solo De Paul: seconda partita senza prendere gol («Non è poco», ammette Gotti), non succedeva dallo scorso gennaio. Ma dopo la specie di catenaccio visto nello 0-0 col Sassuolo, stavolta la squadra ha costruito con la pazienza del possesso palla, ma anche alzando il ritmo quando serviva e cercando di inibire le iniziative dell’avversario. Un 3-5-2 di lotta e di governo, con Pereyra, in dubbio alla viglia, che ha annullato Lerager, facendo da preziosa spalla a De Paul. Questa Udinese non darà spettacolo, ma rischia poco, perché sa quando e come chiudersi”.

All’Udinese, come squadra, va il 6,5 in pagella. Il migliore, non poteva essere altrimenti, De Paul.

DE PAUL IL MIGLIORE 7,5 – Conferma che il Genoa è la sua vittima preferita, gran momento anche in Nazionale. Prende pure una traversa, pare incontenibile.

MUSSO 6,5 – Un solo pericolo nel finale su Bani, una parata da tre punti.

BECAO 6,5 – Vince il duello con Scamacca, che spesso gli gira intorno.

NUYTINCK 6,5 – Al centro è una sicurezza, anche perchè ha vita facile con Pandev. Record di passaggi positivi: regista della difesa.

SAMIR 6,5 – Bene anche lui, non si fa mai trovare fuori posizione.

LARSEN 5,5 – Si defila, forse troppo, quando vede arrivare De Paul dalle sue parti.

ARSLAN 5,5 – Gestione ordinaria del pallone: ammonizione ingenua, per questo Gotti lo toglie.

MANDRAGORA 6,5 – In campo dopo 5 mesi: non male come play. Il suo recupero è fondamentale.

PEREYRA 7 – Non stava bene, in dubbio alla vigilia, ma cancella tutto. Suo l’assist del gol. MAKENGO – SV

ZEEGELAAR 6 – Fiducia confermata dopo la buona prova col Sassuolo. Poca spinta nel primo tempo, nel secondo fa partire l’azione del gol.

PUSSETTO 5,5 – Tanta corsa ma anche un po’ di confusione.

LASAGNA 6 – Dovrebbe dare profondità nel momento di sofferenza, ma non lascia tracce.

OKAKA 6,5 – Sponde e difesa del territorio: in questo si dimostra formidabile. Gara di sacrificio.

GOTTI 6,5 – Vittoria fondamentale e salto triplo in classifica. Insiste con il 3-5-2 e ha ragione: ora serve continuità.

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