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Gazzetta dello sport: Lo sport si ferma fino al 3 aprile

Ieri pomeriggio il presidente del Coni Malagò ha deciso di prendere in mano la situazione e, dopo una riunione con i presidenti di tutte le federazioni, ha fermato lo sport.
Monica Tosolini

Ieri pomeriggio il presidente del Coni Malagò ha deciso di prendere in mano la situazione e, dopo una riunione con i presidenti di tutte le federazioni, ha fermato lo sport. Quindi ha chiesto il decreto del Governo che non è tardato ad arrivare. In serata Conte ha confermato il divieto di assembramenti e lo stop di tutta l’attività sportiva. La Gazzetta dello sport, dopo aver riassunto la giornata di ieri, guarda agli scenari possibili:

“Oggi il consiglio federale straordinario voterà per la sospensione, ma stavolta il governo ha di fatto già deciso assumendosi tutte le sue responsabilità: salteranno due giornate di campionato, il terzo weekend era già occupato dagli impegni per le amichevoli della Nazionale con Inghilterra e Germania, anche queste a fortissimo rischio. Per ora, si discuterà tenendo come rotta la scadenza del 3 aprile. Quindi immaginando di poter da allora ricominciare a giocare. Altri scenari, compreso quello di non riuscire a portare a compimento la stagione, sono ancora tutti da studiare. Fra l’altro in ballo non c’è soltanto la scudetto, ma anche i meccanismi di retrocessione/promozione fra A e B, e la definizione dei posti per le coppe del prossimo anno. Una situazione che si intreccia inevitabilmente con lo scenario internazionale, sia per quanto riguarda le competizioni per club, sia per l’Europeo. Su cui, però, la Uefa per il momento non pensa al rinvio”.

Cosa succede al campionato? “Al momento è fermo fino al 3 aprile, non si giocherebbero due giornate che insieme a quella da recuperare fanno tre. Se l’Europeo venisse confermato nelle date stabilite (verrebbe da augurarselo, significherebbe che il virus è sotto controllo) non ci sarebbe modo di recuperarle. Che succederebbe in caso di campionato non concluso? Farebbe fede la classifica al momento della sospensione? Oggi significherebbe: scudetto alla Juve, a scendere l’assegnazione dei posti in Champions e in Europa League e Lecce, Spal e Brescia retrocesse. Ma questo scenario sarebbe rifiutato dalle squadre penalizzate dal campionato interrotto che hanno già fatto sapere che sarebbero pronte a far causa. Lo stesso però farebbero i club di B e Lega Pro in odore di promozione se i campionati fossero considerati non validi. Il tema si affronterà nel caso più avanti, ma già da ora si intuisce quale caos si porterebbe dietro”.

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