La Gazzetta dello sport dedica il titolo all’Inter, che rimane in corsa per lo scudetto, per la Champions, per la Supercoppa, per il Mondiale per club e per la Coppa Italia. E spiega che “non poteva essere questa Udinese a fermare i nerazzurri, anche se in formula turn over estremo, di fatto con due titolari appena, Bisseck e Bastoni, e tante seconde linee che Inzaghi ha imparato a gestire”. Va detto che “L’Udinese non è così male per mezz’ora, anzi sembra mettere in difficoltà l’Inter con movimenti ben studiati, manovra collettiva e concentrazione totale, quasi atlantica. Mezz’ora. Poi Ekkelenkamp s’inventa un retropassaggio suicida ed è finita”. Eppure, “Non era stata niente male l’Udinese fin lì. Meno turn over per Runjaic che, dall’alto della sua classifica, può permettersi di non rinunciare al secondo impegno. Il 3-5-2 è aggressivo, compatto, ripartente. La difesa alta. Sono in due a dare particolarmente fastidio all’Inter: Sanchez con il suo movimento tra le linee, in orizzontale, a difendere palla con tecnica superiore, e Atta, mezzala destra che combina fiato e idee, un vero tuttocampista”.
Ma l’Udinese è tutta lì, quella che tiene solo mezz’ora. Lo sottolinea anche il 5 in pagella alla squadra bianconera: “Avvio buono, quasi mai in sofferenza. Il problema è una volta in svantaggio. Troppo poco”.
A Runjaic va un 5,5 perchè “L’Udinese impatta bene sul match, ma poi non riesce a trovare una contromossa una volta passata in svantaggio. Qualche scelta rivedibile”.
Abankwah risulta essere il migliore, Ekkelenkamp il peggiore.
E ora si pensa al campionato.
Gazzetta dello sport: L’Inter non molla niente
Per i nerazzurri è tutto facile. Ai quarti troverà la Lazio
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