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Gazzetta dello sport: La A ha deciso, si riparte. Ma il Governo frena

La Gazzetta dello sport apre con la notizia del fronte compatto della serie A sulla ripartenza del campionato.
Monica Tosolini

La Gazzetta dello sport apre con la notizia del fronte compatto della serie A sulla ripartenza del campionato. Anche la Uefa sollecita una decisione in quel senso ma in Italia il Governo frena. Spadafora ha pubblicamente invitato alla prudenza, avvisando di non dare per scontata la data del 4 maggio come quella della ripresa.

Oggi, in tal senso, si vivrà una giornata decisiva. E’ in programma, infatti, il vertice con il Governo per esaminare il protocollo medico-scientifico e decidere se autorizzare il ritorno agli allenamenti. Secondo la rosea, “È probabile che oggi si decida di prendere tempo. O comunque di decidere poco. Il super vertice organizzato dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora con il mondo del calcio non pronuncerà l’ultima parola sulla ripartenza del pallone. D’altronde le parole di lunedì sera sul «nulla di certo né per gli allenamenti né tantomeno per le partite» pronunciato da Spadafora è stato eloquente. È possibile però che ci sia una parziale, prima, apertura: l’ipotesi che sia possibile riprendere ad allenarsi in forma individuale. Un varco che sarebbe concesso anche agli sport di squadra, non soltanto a quelli delle discipline individuali, per i quali il via libera dopo quasi un mese di stop è dato per scontato. Ma questo via libera potrebbe essere limitato, riguarderà quindi soltanto la prima parte della ripresa, quella in cui sarà possibile osservare il cosiddetto distanziamento (che il protocollo della commissione medica della Figc ha fissato in due metri). Il fatto è che non si può certo decidere di far ripartire il calcio a pieno regime quando ancora non è chiaro quali settori potranno rimettersi in moto il 4 maggio: il Dpcm arriverà presumibilmente soltanto all’inizio della prossima settimana. 

Per ora il governo pare orientato a un provvedimento coerente con la linea che userà anche con gli altri settori: riapertura ma con distanziamento minimo . Come spazio temporale, si tratta delle prime due settimane di lavoro, in cui il protocollo prevede ,la fase dei controlli e dello screening e una ripresa soft dell’attività. Che però sarebbe consentita solo in forma individuale e non a piccoli gruppi”.

Una cosa è certa: il calcio ha passato la palla al Governo, deciderà lui. 

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