“Per rendere l’idea: erano quasi più quelli davanti alla tivù degli abili e arruolabili in campo. Eppure, poi, è sbucato Palacio, minuto 46 s.t., zona-resilienza, dimensione-disperazione: il Bologna manifesto del «mai-mollare» pareggia col suo 3-Fantasia e l’Udinese butta via la staffilata da tre punti in una maniera che rimarrà scolpita nella roccia dei cattivi pensieri. Sinisa si prende un puntaccio d’oro, per la quarta volta santifica i finali di gara e lo fa anche con un 2001 (Juwara) e un 2002 (Baldursson) dentro al caos organizzato offensivo che dal quarto d’ora del secondo tempo sovrasta un’Udinese troppo comoda e sgonfia per potersi conquistare il meglio. Gotti ha lasciato che i suoi smettessero di giocare, cosa che il Bologna non sa fare, perché vicino (per la quindicesima volta stagionale) ha il tecnico da «Full metal jacket».
L’Udinese affronta il Lato A del match con la calma di chi può attendere che il Bologna esaurisca i suoi 11 sopravvissuti (a squalifiche e infortuni): sbaglierà. Perché è vero che la squadra di Sinisa sembra spegnersi dopo nemmeno mezz’ora sembrando un pugile fragile che ha le energie contate (vedi anche la panca-Primavera), ma alla fine c’è sempre. Non lascia mai la presa. Giocando sull’emergenza bolognese (10 uomini fuori), i friulani tappano, si sistemano, si compattano e poi ripartono nei momenti in cui la superiore qualità del Bologna offre spiragli”.
Alla fine, secondo la Gazzetta dello sport, “il pareggio è fotografia di due dna: quello del Bologna sinisiano e quello di un’Udinese che butta via troppe chance considerando la forza che potrebbe sprigionare”.
Nelle pagelle, 6 all’Udinese, ma 5 a Lasagna, Jajalo e Gotti.
DE PAUL IL MIGLIORE 6,5 – Calcia la punizione dello 0-1. Tortura Dominguez e strappa un pallone viscido nella propria area (a Palacio)
MUSSO 6 – Controlla vari tiri, blocca Orsolini e Skov Olsen: non il gol, ma senza colpa.
LARSEN 6 – Gara di sportellate con Barrow e anche Mbaye: controlla abbastanza bene ogni esondazione.
BECAO 6,5 – Due situazioni di contropiede buone, un liscio, ma anche stuccatura in mezzo all’area.
EKONG 5,5 – E’ lui che in sostanza non vigila su Palacio gol.
NUYTINCK 6 – Controllore importante e sempre presente.
SEMA 6,5 – Un fulmine a sinistra, quando esce si vede e si sente: mancano rapidità e sbocchi.
ZEEGELAAR 5,5 – Non fa le stesse cose di Sema.
MANDRAGORA 6 – Ha Skov Olsen addosso (poi Baldursson): mantiene sempre lucidità.
FOFANA 5,5 – Poli lo recinta, lui avrebbe i razzi per poter scappare e perforare di più.
WALACE 6 – Meglio di Fofana perchè aggredisce campo palla al piede.
OKAKA 6 – Il gol spacca-gara poi anche tanta difesa e colpi di fisico: palloni realizzabili ben pochi.
LASAGNA 5 – Prende un colpo alla spalla cadendo, ha un’occasione sottoporta: arriva prima Mbaye.
JAJALO 5 – Quattro e mezzo sarebbe eccessivo, ma è dalla sua poca lucidità che nasce poi l’1-1 rossoblu.
GOTTI 5 – Gara contenitiva, gli va male. Se nella ripresa i suoi smettono di giocare, c’è pure del suo.