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Gazzetta dello sport: Il Verona si ferma davanti a Musso

"Il Verona resta nella nuova comfort zone del sesto posto, vi si adagia, prende nuove misure e ne esce rafforzato.
Monica Tosolini

“Il Verona resta nella nuova comfort zone del sesto posto, vi si adagia, prende nuove misure e ne esce rafforzato. Sì, anche uno 0-0 a Udine può essere abbracciato come un buon risultato dopo le ripetute manifestazioni di crescita della settimana scorsa. Perché nonostante il manifesto del rammarico resterà appeso nelle stanze veronesi (l’occasione di Zaccagni), ieri la squadra di Ivan Juric non è stata quel fiume crescente che ha stoppato Milan e Lazio e ribaltato la Juventus. Semmai è stata una creatura più razionale che ha visto esibirsi di fronte a sé un’Udinese indipendente dal pensiero oscuro della zona retrocessione e che sta cercando di liberarsi della litania del gol mancante (uno nelle ultime 4 apparizioni). La squadra di Luca Gotti ha avuto la forza di costruirsi una partita che potesse guardare negli occhi quella del Verona pur avendo difficoltà intime con il gol. La paternità dello 0-0 porta i geni di Musso e di Zaccagni più di tutti gli altri”. Questo l’inizio del commento della Gazzetta dello sport a Udinese-Hellas 0-0.

Ed ecco i giudizi ai singoli bianconeri:

MUSSO IL MIGLIORE 7 – Pomeriggio da beatificazione. Doppio miracolo nel primo tempo e bravo a spaesare Zaccagni.

BECAO 6 – Gara di applicazione mentale visto che a sinistra il Verona aveva deciso di attaccare.

EKONG 6,5 – Pur senza un riferimento continuo, tiene distanze e tempi nelle chiusure.

NUYTINCK 6,5 – Due chiusure fondamentali e il salvataggio sulla linea di porta

LARSEN 6,5 – Nel primo tempo stuzzica Lazovic con una discesa, resta comunque sempre vigile nel non scoprire la sua zona.

DE PAUL 5,5 – Tanti cross e tante palle perse (19). Il piano di Juric ha funzionato e lui ha faticato.

MANDRAGORA 5,5 – Lineare in costruzione, non spicca per illuminazione. Incassa 5 dribbling quando il Verona ribalta l’azione.

FOFANA 6,5 – Si prende la responsabilità di puntare l’uomo e il 63% delle volte gli va bene. 

JAJALO – SV

SEMA 6,5 – Era stato individuato come il lato debole su cui ribaltare l’azione per arrivare al gol. Ma dal Verona, che però non sfonda.

TER AVEST  – SV

OKAKA 6 – Tante sponde, poca visione di gioco. Ma non si può avere tutto e lui è utile per ciò che fa.

LASAGNA 5,5 – Friabile al tiro e non salta mai l’uomo.

GOTTI 6 – Un gol nelle ultime 4. Per ora è squadra di corsa e fatica, ma se la classifica si accorciasse, servirà altro.

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