Con 4 vittorie nelle ultime 5 partite, l’Udinese è salita a 39 punti, gli stessi che, sempre dopo 27 giornate, aveva la squadra di Guidolin nella stagione 2012/13. Allora l’Udinese chiuse la stagione a quota 66 punti che valsero per l’ultima volta l’accesso all’Europa. L’anno prima quel gruppo aveva anche conquistato i preliminari di Champions. C’erano Totò Di Natale ma anche quel Daniele Padelli, friulano acquisito, osannato dallo stadio al termine della partita con il Parma. C’era qualità nella squadra di Guidolin ma secondo Totò Di Natale ce n’è anche in quella di Runjaic. “L’allenatore è molto bravo e sono contento per i risultati che squadra, tifosi e società stanno ottenendo” ha detto lo storico bomber ripreso dalla Gazzetta dello sport. “La nostra squadra era molto forte, era uno squadrone, però questa mi piace e ho la sensazione che possa giocarsela fino alla fine con le big del campionato per provare a tornare in Europa”.
La rosea ricorda come è arrivata la svolta, con il cambio modulo adottato grazie all’inserimento di Solet in rosa: con lui e Bijol centrali, la difesa ha ritrovato solidità, gli esterni hanno gamba, Karlstrom è una diga davanti alla difesa, Lovric tuttocampista, Thauvin è l’anima della squadra, l’ispirazione anche per il bomber Lucca, arrivato in doppia cifra. E la panchina offre garanzie. Così è lecito sognare.
Gazzetta dello sport: Come corre l’Udinese
Vola al ritmo super dell'epoca Guidolin e Di Natale la carica: "Ha un bravo tecnico, lotterà fino alla fine. Europa possibile"
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