Totò Di Natale ha vissuto gli ultimi ‘tempi d’oro’ dell’Udinese e l’inizio del declino. Lo storico bomber bianconero si interessa sempre alle vicende della squadra friulana e a Sportweek ha detto la sua su questo inizio stagione: “È ancora troppo presto per capire il valore dell’Udinese, i campionati si decidono nel girone di ritorno. Pensiamo al Frosinone della scorsa stagione: è retrocesso dopo aver avuto un rendimento straordinario nei primi 6 mesi. Anche ai miei tempi, quelli d’oro dell’Udinese di Guidolin, il primo obiettivo era arrivare a 40 punti, garanzia di salvezza. Quel che veniva dopo era tutto guadagnato. Conoscendo i Pozzo, proprietari del club, sono sicuro che in questo momento abbiano in testa lo stesso pensiero: arriviamo a 40, poi si vedrà. Con il patron parlo abbastanza spesso, ho mantenuto un ottimo rapporto con la famiglia. Lui è prima di tutto un tifoso, quindi felice è il termine adatto per descrivere il suo attuale stato d’animo“.
Secondo Di Natale, la squadra di Runjaic è “Organizzata, compatta e fisica. Anche più coraggiosa, ora che gioca con un 3-4-2-1 che vede Thauvin e Brenner alle spalle di Lucca, anche se a Parma Runjaic è tornato al vecchio 3-5-2. Al di là dei moduli, è evidente l’intenzione di proporre una manovra offensiva più continua e di qualità, coinvolgendo un maggior numero di giocatori. Il club ha fatto tesoro degli errori. Quali? Basta vedere la classifica della scorsa stagione per rendersene conto. Quando ti salvi all’ultima partita vuol dire che qualche sbaglio l’hai fatto. A ciò si aggiungono giocatori che hanno reso meno del previsto e tanti infortuni, con l’acqua ti sale alla gola”.
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