L’Udinese ragiona sulla guida tecnica per la prossima stagione ma non sembra intenzionata a rivoluzionare l’ossatura della rosa, ritenuta buona. Ci saranno nuovi innesti, in particolare sulle fasce e in avanti. E qualcuno saluterà.
Tra questi, secondo il Corriere dello sport, il Tucu Pereyra, al centro la scorsa estate di un tira e molla che si è concluso solo a settembre inoltrato con la firma per il ritorno all’Udinese. Il quotidiano ricorda: “Proprio un anno fa di questi tempi aveva sbandierato ai quattro venti che non avrebbe rinnovato il contratto (l’offerta dei Pozzo c’era stata) perché ambiva a difendere i colori di un club impegnato nelle coppe internazionali. Alla fine nessuno gli ha aperto la porta, per questo motivo ai primi di settembre Pereyra è stato costretto a fare il figliol prodigo, a tornare pagando dazio ad una preparazione deficitaria e la sua resa è stata limitata: appena 27 incontri disputati contro i 34 nel 2022-23, anche se ha segnato 4 reti, distribuendo 3 assist; è rimasto in campo 1.858 minuti, mille in meno rispetto al campionato precedente, ed è stato tormentato da qualche problemino muscolare di troppo, specie negli ultimi mesi tanto che è stato costretto a saltare le sfide con Empoli e Frosinone. Il suo contratto scadrà il 30 giugno, ma al momento non ci sono segnali che possa rinnovarlo. Difficile quindi che rimanga. Il giocatore, 33 anni, 203 gare con l’ Udinese in sette campionati e 25 gol segnati, pare anche che abbia ricevuto offerte dal River Plate, ma a breve avrà un incontro con Gino Pozzo”.
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