L’alta tensione è svanita al fischio d’inizio di Italia-Israele. Tutto è filato liscio ieri, dove l’allarme era elevato: preoccupazione sia per il corteo che nel pomeriggio ha percorso il centro di Udine, sia per la situazione attorno allo stadio. In centro duemila persone hanno manifestato pacificamente senza che si sia verificato alcun disordine. Anche all’esterno del ‘Friuli’, dove un elicottero vigilava dall’alto, tutto si è svolto correttamente. Lunghe file ai filtraggi, nulla più.
Il Corriere dello sport la racconta così: “L’atmosfera di tensione dei giorni antecedenti la partita non ha favorito la partecipazione: solo 11.700 i biglietti venduti. La zona attorno allo stadio era stata militarizzata e blindata già a partire dalla mattina di domenica, quando erano state chiuse le strade adiacenti all’impianto ad auto, pedoni e ciclisti. Un’area invalicabile, con recinzioni, dissuasori e mezzi blindati, bonificata dagli artificieri. Blindata, non solo da polizia e carabinieri, ma anche dai servizi segreti. Controlli in modalità antiterrorismo (tiratori scelti piazzati sul tetto dello stadio) sono stati effettuati a ogni veicolo e persona transitato in quella zona della città. Le verifiche del personale di servizio, rinforzato da 450 steward ingaggiati per l’occasione, sono iniziate alle 17.30. Nella notte tra domenica e lunedì erano comparse sui muri nei pressi di palazzo D’Aronco (sede del Comune di Udine) delle scritte polemiche nei confronti del patrocinio concesso alla partita.
Il corteo. Organizzato dalla Comunità palestinese del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, dalla sezione regionale dei Giovani palestinesi d’Italia, dall’associazione triestina Salaam ragazzi dell’olivo e dal Comitato per la Palestina di Udine, il corteo ha espresso contrarietà rispetto al patrocinio della gara da parte del Comune. I manifestanti hanno chiesto la pace e il bando di Israele dalle competizioni internazionali (eloquente lo striscione alla testa “Diamo un calcio all’apartheid. Fuori Israele dalla Fifa”). I rappresentanti delle organizzazioni che hanno aderito all’evento hanno posto l’accento sulla crisi umanitaria a Gaza e sul conflitto in corso dal 7 ottobre del 2023″.
Corsport: Udine città blindata, ma niente disordini
Fischi all’inno ospite dalla curva subito coperti dagli applausi. Nel pomeriggio il corteo pro Palestina nel centro di Udine. Allo stadio applausi alla lettura della formazione di Israele. Controlli in modalità anti-terrorismo e strade chiuse
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