Giovedì è caduta l’Inter, ieri il Napoli ha fatto un passo falso che il Corriere dello sport spiega così: “il Napoli ha frenato sia perché l’Udinese l’ha interpretata bene, pressando alto e mantenendo equilibrio e distanze, sia perché a eccezione del martello McTominay spreca troppo e gli uomini chiave cominciano a essere stanchi. Nel primo tempo a fare la differenza sono l’aggressività dell’Udinese, pressing alto sui costruttori e riaggressioni immediate, e soprattutto le inusuali disattenzioni difensive del Napoli. Squilibrato a sinistra nelle due fasi: Mazzocchi, di nuovo titolare in campionato dopo 5 mesi, soffre in marcatura prima Atta e poi Thauvin e quando attacca si fa notare soprattutto per le scelte sbagliate. Il giochino delle rotazioni con Neres, uno va e l’altro viene dentro al campo, non funziona, e così lo sviluppo si sposta soprattutto sulla catena di destra. Le idee di Runjaic, invece, fanno centro con i duetti del delizioso Thauvin e Lucca, e le incursioni di Ekkelenkamp tra le linee, attaccante aggiunto che parte da sinistra e taglia creando scompiglio. Fatto sta che al 27′ sono 8 occasioni a 4. Tutte notevoli. Si gioca a viso aperto, ma si concretizza poco: Lucca divora un gol gigante, Politano lo segue, Sava e Meret si esibiscono in un paio di interventi. Bella partita. Che McT spacca di testa dopo un angolo sull’unica distrazione difensiva di Lovric, suo controllore ombra. L’Udinese difende a cinque, con Atta che si alza e si abbassa a sfidare Neres e Solet-Bijol che ingarbugliano Anguissa e Lukaku. Ma la trappola è dietro l’angolo: Jesus riaccende un pallone già morto che Meret aveva chiamato, Mazzocchi sbaglia controllo e scelta, rinviando invece di far scivolare il pallone fuori, e il regalo è servito. Lo scarta Ekkelenkamp: l’esterno destro a tre dita, dal vertice destro, è tanto bello quanto velenoso”.
Nella ripresa, “L’Udinese sfrutta le ripartenze ma non si abbassa: la diga centrale Lovric-Karlstrom funziona e Lukaku latita per un’ora. A sinistra Atta e Kristensen sono attenti, mentre a destra Politano e Anguissa calano e finiscono nella morsa di Kamara e dell’ottimo Solet”. Un punto assolutamente meritato, per l’Udinese, al Maradona. Conte paga una panchina corta rispetto a quella dell’Inter.
LE PAGELLE DEI BIANCONERI
Runjaic (all.)7 Disegna l’Udinese con un 3-5-2 mai puro, con giocatori mobili che modificano in corso d’opera l’assetto. La squadra ha coraggio, pressa alta, non concede campo al Napoli e difende senza sbavature fino alla fine.
Sava 6 Reattivo su Politano in tuffo dopo pochi minuti. Può nulla su McTominay che vede arrivare all’improvviso.
Kristensen 6 Aiuta i compagni su Lukaku e aspetta dal suo lato Neres che contiene come può.
Bijol 6,5 Costringe Lukaku a una partita di sacrificio. Nel primo tempo sfiora due volte il gol di testa.
Solet 7 Duella con Lukaku (e non solo) imponendosi per fisico e letture in anticipo. Proprio sul belga salva a metà ripresa. Buona personalità nelle uscite dal basso. Ehizibue (36’ st) sv
Atta 6,5 Largo a destra, segue Neres e si abbassa in fase passiva, alzandosi quando l’Udinese avanza. Prudente, tiene bene la posizione, poi si accentra. Bravo (36’ st) sv
Lovric 6 Segue McTominay e scorta i suoi difensori. Ci prova a inizio ripresa con un tiro insidioso. Payero (25’ st) 6
Karlstrom 6,5 Vede e sente Anguissa, che non perde mai di vista. Fa cose semplici, come l’assist per Ekkelenkamp una volta recuperato il rinvio corto di Mazzocchi.
Ekkelenkamp 7 Tatticamente dà fastidio, si inserisce spesso senza palla. Trova il jolly con un tiro dall’effetto inaspettato. Zarraga (41’ st) sv
Kamara 6,5 Sprinta a sinistra, ingaggia diversi duelli con Politano e poi con Ngonge. Non molla.
Lucca 5,5 Fa valere peso e centimetri l’attaccante che il Napoli apprezza e segue già dalla scorsa estate. Ma nel primo tempo sbaglia in spaccata un gol facile.
Thauvin 6,5 Si muove ovunque, impegna Meret dopo pochi minuti: è luce per la sua squadra.