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Corsport: Bologna l’incompiuta

Il dominio rossoblù produce solo un gol di Orsolini su rigore. Skorupski para il penalty di Thauvin ma poi si arrende al colpo di testa di Giannetti L’avvio di campionato della squadra di Italiano lascia l’amaro in bocca: tante occasioni sprecate (Ndoye ne fallisce due clamorose) e un pareggio che sta stretto
Monica Tosolini

“Due punti buttati, inutile nasconderlo, e più per colpa di quelli del Bologna che per i meriti dell’Udinese, perché c’è poco da fare, quando sbagli il mondo sotto rete alla fine corri inevitabilmente il rischio di essere punito. Non solo: il punto è anche che una volta passata in vantaggio con un rigore di Orsolini la squadra di Vincenzo Italiamo mai e poi mai avrebbe dovuto farsi riagguantare. Invece è accaduto che in una fase di totale controllo Skorupski non è stato di sicuro impeccabile con Payero, calcio di rigore, ma ecco che a questo punto il portiere rossoblù ha respinto con una paratona il tiro di Thauvin. Finita qua? No, perché dopo i grandi abbracci allo stesso Skorupski, sul calcio d’angolo successivo il Bologna ha perso Giannetti, che di testa ha firmato il gol del pari. Ora, se questo gol lo avesse preso sul rigore sarebbe stato un conto, ma su quella palla inattiva no, ed è la dimostrazione di come in serie A siano i dettagli a fare la differenza. Da quel momento in poi i rossoblù hanno ricominciato ad attaccare ma di fronte si sono trovati un’Udinese che ha alzato un muro nelle vicinanze dell’area di rigore di Okoye e la conclusione è stata la seguente: il portiere dell’Udinese che era stato da applausi due volte su Orsolini non si è fatto sorprendere da Aebischer e così il Bologna non è andato oltre un pareggio che gli sta molto stretto. E lo ha capito anche il suo popolo, che alla fine sotto la curva ha regalato ugualmente alla squadra applausi e cori. Certo, sottolineiamo di nuovo che sono stati due punti persi e non uno guadagnato per tutto ciò che il Bologna ha costruito nella prima parte e anche in grande parte della seconda, ma il discorso è uno solo, quello (appunto) che non puoi mangiarti gol che sono più facili da fare che da sbagliare”. Così il Corriere dello sport su Bologna-Udinese 1-1. Alla fine, però, ammette che l’Udinese non si è mai arresa, “nonostante sia stata per lunghi tratti della partita troppo passiva”. 
Nelle pagelle, la palma del peggiore in campo va a Thauvin. E sui bianconeri, ecco i giudizi:
Runjaic (all.) 6 Costruisce una squadra equilibrata, che pressa alta e non fa giocare, ma nella prima parte deve soprattutto subire. Come anche nella seconda.
Okoye 7 Fabbrica un mezzo miracolo su una conclusione ravvicinata di Orsolini, poi un paio di volte gli va bene solo perché Ndoye fa fatica a vedere la porta. E’ grande di piede su Orso ed è bravo anche su Aebischer.
Perez 6 Sui palloni alti sa sempre farsi rispettare, su quelli bassi soffre di più.
Bijol 6,5 Il centrale dei desideri del Bologna è sempre al posto giusto, è bravo sia di testa che di piede e sa anche come costruire il gioco dal basso.
Giannetti 6,5 Forse dei tre è il centrale che si fa meno apprezzare anche se non commette particolari errori. Ha il grande merito di firmare il gol del pareggio pochi attimi dopo il rigore parato da Skorupski a Thauvin.
Ehizibue 5,5 Corre a destra, vive momenti molto complicati quando Ndoye lo punta.
Lovric 5,5 Fa il solito grande lavoro in mezzo al campo ma non sempre riesce a essere positivo.
Karlstrom (13’ st) 6 Una prova di sostanza.
Payero 6 L’uomo che nel campionato passato ha fatto piangere due volte il Bologna è sempre un cliente scomodo da trovarsi di fronte. Non fa gol ma conquista il rigore.
Kamara 5,5 Su per giù vale il discorso fatto per Ehizibue, più fumo che arrosto.
Zemura (37’ st) sv Tanta applicazione.
Thauvin 5 Ha un sinistro che canta, di sicuro è il calciatore dell’Udinese che ha maggiore qualità ma attraversa una domenica dispari. Si fa parare anche un rigore da Skorupski.
Brenner 6 Lavora tanto, ma a dire la verità non è che combini granché.
Davis (37’ st) sv Impalpabile.
Lucca 6 Con la sua fisicità è sempre difficile stargli alle calcagna, spinge, sgomita, non sempre Beukema riesce a frenarlo.

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