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Corriere dello sport: una magìa di De Paul condanna il Lecce

In un match fortemente condizionato dal vento, l'Udinese vince 1-0 a Lecce grazie ad un gol bellissimo di De Paul a due minuti dal 90'.
Monica Tosolini

In un match fortemente condizionato dal vento, l’Udinese vince 1-0 a Lecce grazie ad un gol bellissimo di De Paul a due minuti dal 90′. Sotto tono i salentini di Fabio Liverani, pericolosi a conti fatti solo con la doppia chance al 21′ del primo tempo: traversa di Babacar e miracolo di Musso su Mancosu. Una rete annullata all’attaccante senegalese nella ripresa, due all’ex Roma Okaka. I friulani salgono a 21 punti in classifica (+7 sulla zona retrocessione), il Lecce resta fermo a 15 (+1 sul Brescia terz’ultimo).

 Lecce-Udinese, squillo di Babacar Entrambe le squadre si presentano al delicato scontro-salvezza del Via del Mare con un preoccupante trend: una vittoria nelle ultime cinque. Privo di Imbula, Benzar, Majer e Lo Faso, Liverani conferma il 4-3-3, ma opera due cambi rispetto all’ultima uscita, lanciando il neo-acquisto Donati, tornato a Lecce otto anni e mezzo dopo l’addio, in luogo di Rispoli, e Dell’Orco al posto dello squalificato Calderoni, e rinunciando a La Mantia a pochi istanti dallo start dell’arbitro Giua. Gotti risponde col 3-5-2, cambiando soltanto il partner d’attacco di Okaka: c’è Nestorovski dal 1′, Lasagna si accomoda in panchina. Le analogie tra salentini ed Udinese non si esauriscono alla sola necessità di muovere la propria classifica: i padroni di casa sono la squadra che ha raccolto meno tra le mura amiche, quattro punti, tanti quanti ne hanno ottenuti i friulani in trasferta (meno di tutti in A). In avvio di match il Lecce sembra voler tenere i ritmi bassi, atteggiamento che non le impedisce di affacciarsi pericolosamente dalle parti di Musso, al 6′ con la bella rovesciata di Babacar, ma in linea generale è il forte vento l’insidia maggiore per i 22 in campo.

Traversa di Babacar, miracolo di Musso

Lo squillo di matrice pugliese non cambia l’inerzia del match, con i ragazzi di Liverani che optano per un ragionato giro palla volto a scardinare l’arroccata retroguardia bianconera. Dopo due timidi tentativi dell’Udinese, un insidioso cross di De Paul disinnescato dalla chiusura di Rossettini al 14′ ed un tiro da fuori di Fofana un minuto più tardi, per giunta vanificato dall’intervento dell’arbitro per l’offside di Okaka, è ancora il Lecce a regalare un brivido a Musso: al 18′ Falco scappa via in dribbling nel cuore del campo, ma conclude la pregevole azione personale con un debole mancino dal limite, agevolmente controllato dal portiere argentino. Di ben altra pasta la clamorosa doppia chance dei padroni di casa al minuto 21: la ripartenza di Tabanelli innesca Babacar sulla trequarti, l’attaccante senegalese salta due uomini, entra in area e lascia partire un bolide che fa tremare la traversa quindi, sulla ribattuta, Mancosu tenta il piazzato a giro, esaltando i riflessi dell’estremo difensore dell’Albiceleste. Il Khouma sciupa l’ottima giocata di Lucioni (28′) calciando alle stelle, gli ospiti tornano a pungere soltanto al 31′ con Fofana che sfida in slalom tutta la difesa avversaria, con Gabriel provvidenziale in uscita bassa. I brusii del Via del Mare, che non apprezza la frequente scelta dei propri beniamini di giocare indietro la sfera (36′), fanno da prologo ad una nuova occasione firmata Mancosu (40′, fuori di poco) ed al bel tiro di Mandragora (41′), su cui è decisiva la risposta di Gabriel.

De Paul, gol decisivo nel finale: l’Udinese vince a Lecce

Due gol annullati ad Okaka, uno a Babacar

Pronti, via nella ripresa e, dopo un rocambolesco tentativo di Mancosu da posizione defilatissima, reso insidioso dal vento ma contenuto da Musso (46′), il Var cancella il vantaggio-lampo friulano (47′): Nestorovski calcia di prima intenzione, una deviazione favorisce Okaka che, in fuorigioco per questione di millimetri, gira a rete e batte invano Gabriel. Tachtsidis tenta di dare la scossa ai suoi con un tentativo dalla distanza (51′), quindi è ancora Okaka pericoloso (52′), tutto inutile perché l’ex Roma si trovava nuovamente in offside. I labili equilibri in campo sembrano tuttavia mutati, con un’Udinese più sfrontata ed un Lecce timoroso che arretra il proprio baricentro. Sono quindi Mandragora (59′) e De Paul (60′) a metter paura a Gabriel, quindi al 61′ l’accoppiata arbitro-tecnologia annulla per la seconda volta lo 0-1 di Okaka (splendido colpo di tacco, ma decisione giusta). Al 65′ Gotti getta nella mischia Lasagna per Nestorovski, al 69′ Liverani risponde con Farias per Tabanelli: in mezzo (67′) la doppia chance di Mancosu, quindi anche Babacar (70′) si vede togliere una rete per un fallo commesso in attacco. Il Lecce, sbilanciato dal proprio tecnico, cerca nel finale un riscatto all’opaca prestazione, esponendosi tuttavia alle ripartenze di una formazione, quella bianconera, apparsa più in palla nel corso del secondo tempo: al 72′ Mandragora conclude un contropiede strozzando troppo sul primo palo il suo collo destro.

De Paul regala il successo all’Udinese

Pussetto per Sema (75′) conferisce un volto più offensivo anche agli ospiti, mossa che accende l’ultimo quarto di gara, con Petriccione che, al 77′, prova una sassata da fuori alta di poco. A stretto giro di posta la risposta udinese: grande progressione di De Paul, cross basso in mezzo, velo di Okaka e Lasagna che va alla conclusione dopo un controllo di troppo, con la disperata scivolata di Donati e l’uscita di Gabriel che salvano il Lecce. Babacar dà forfait all’80’ e Liverani lo sostituisce con La Mantia, forse all’ultima apparizione in maglia giallorossa (è vicino al trasferimento all’Empoli), poi, quando lo 0-0 sembrava resistere fino al triplice fischio, l’invenzione di De Paul (88′) regala l’insperato successo esterno all’Udinese: sugli sviluppi di un calcio di punizione, il fantasista argentino chiede l’uno-due a Mandragora, controlla di tacco, salta Lucioni e batte Gabriel con una vera e propria gemma, prima di far posto a Barak (91′). Dopo il triplice fischio di Giua, al Via del Mare esplode la contestazione del pubblico di casa.

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