Il Corriere dello sport descrive oggi una situazione critica per il calcio, in cui la Figc ha la sensazione che il Cts e il Governo, piazzando ‘trappole’ sulla strada della ripresa, stiano cercando di mettere questo sport all’angolo. Le condizioni poste finora, infatti, inducono a pensare che alla fine il calcio sarà costretto a fermarsi.
In Francia il Governo si è preso la responsabilità e ha fermato tutto. In Italia si cerca di far sì che il pallone si sgonfi lentamente da solo.
Oggi Spadafora riferirà alle Camere, ma non darà certezze e tantomeno date.
I problemi sono di difficile soluzione: il Cts che non fa sconti e pretende che l’isolamento previsto per le squadre dal 18 maggio all’1 giugno sia protratto sicuramente fino all’eventuale ripresa del campionato e magari anche durante. Una idea che nessuno è disposto ad accettare. E poi c’è il discorso della quarantena per tutta la squadra in caso di giocatore positivo. Anche su questo punto il Governo non cede.
Con questi presupposti, la ripresa appare davvero impossibile.