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Corriere dello sport: Juve, pasticcio numero 1

"Non si è tolto la giacca Allegri e non l’ha scaraventata per terra, forse perché siamo alla prima giornata e farsi male subito può essere utile per ritrovare la testa giusta
Monica Tosolini

“Non si è tolto la giacca Allegri e non l’ha scaraventata per terra, forse perché siamo alla prima giornata e farsi male subito può essere utile per ritrovare la testa giusta e il nuovo progetto, da costruire intorno a Dybala. Mai visto buttare via così una partita dalla Juve. Un gol dell’argentino e un lancio da applausi per Cuadrado, ma l’inno alla Joya è stato cancellato dalla rimonta dell’Udinese. Pereyra dagli undici metri e il pareggio di Deloufeu con la complicità, in tutti e due i casi, di Szczesny, in ritardo su Arslan (fallo da rigore dopo respinta incerta) e colpito da un raptus sul retropassaggio di Bonucci. L’ha combinata grossa il portiere polacco. Ne aveva due addosso, doveva rinviare, ha invece tentato il dribbling confezionando un disastro e il rimpallo di Okaka ha favorito lo spagnolo. Impossibile sbagliare a porta vuota. Gol del 2-2 convalidato dopo il controllo al Var. Mancavano sette minuti alla fine e la Juve ha continuato a ballare, rischiando persino di perdere e non riuscendo a vincere con l’episodio, minuto 94, come tante altre volte è accaduto nella sua storia. Altro segnale del destino. Cross di Chiesa, colpo di testa di Ronaldo, entrato a mezz’ora dalla fine, detronizzato da Allegri o ancora in bilico per ragioni di mercato. Il caso è aperto e non l’ha chiuso il Var, cancellando il gol che avrebbe permesso al portoghese di metterci la firma sgonfiando le polemiche. Funziona così: se segni, tutto il resto non conta. Allegri e la Juve invece dovranno riflettere a fondo sul senso di una domenica di fine agosto, perché potevano gestire meglio il risultato e segnare il terzo (due pali colpiti da Morata e Bentancur), ma l’Udinese non ha mica rubato. Anzi, è rimasta aggrappata alla partita anche quando era sotto di due gol”.

Il Corriere dello sport inizia così il commento a Udinese-Juventus 2-2. E nelle pagelle, ai bianconeri friulani dà questi voti:

Gotti (all.) 7 Imbottisce il centrocampo, lasciando solo Pussetto. La mossa funziona alla distanza perché l’Udinese resta aggrappata alla partita quando è sotto di due gol. Completa l’opera con i cambi: dopo Deloufeu aggiunge il peso di Okaka e in coppia confezionano la rimonta.

Silvestri 5,5 Dybala lo incenerisce, Cuadrado lo beffa in diagonale, poi viene salvato due volte dal palo su Morata e Bentancur

Becao 6,5 Bravo e fortunato, regge nel corpo a corpo con Morata, il gol di CR7 viene annullato per fuorigioco.

Nuytinck 6 Saltato secco da Cuadrado sul gol, tiene duro sino in fondo.

Samir 6 Dietro latita, ma si fa perdonare con la solita buona fase d’appoggio. Zeegelaar (47’ st) sv

Molina 6 Sgomma poco, compresso da Alex Sandro e Bernardeschi.

Arslan 7 Il turco non cuce solo il gioco. Va al tiro, ci crede e sulla respinta guadagna il rigore che riporta l’Udinese in partita.

Jajalo (35’ st) 5,5 Alza la mira e si divora l’occasione del possibile sorpasso.

Walace 6 Garantisce una presenza costante. Makengo 5,5 Sviluppa un bel volume di corsa perdendo troppi palloni.

Deulofeu (12’ st) 7,5 Pericoloso, creativo, rapidissimo. Se gli lasci un metro di spazio, non perdona. E quando Szczesny gli concede un regalo, condanna la Juve.

Udogie 6 Non male il baby italo-nigeriano per forza fisica e personalità.

Stryger Larsen (12’ st) 6 Aggiunge esperienza.

Pereyra 6,5 Resta ai margini sino a quando Gotti non lo riporta indietro. L’ultima mezz’ora è micidiale.

Pussetto 6 E’ vivo anche se deve combattere da solo o quasi.

Okaka (35’ st) 7 Spende tutto quello che può, con il suo fisico, nel furioso assalto degli ultimi minuti. Costringe Szczesny all’errore e viene fuori l’assist per il 2-2 di Deloufeu.

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