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Corriere dello sport: il terremoto dei verdetti

La delibera approvata dalla serie A secondo cui, in caso di nuova interruzione della serie A, se non sarà l'aritmetica a determinarle, non ci saranno assegnazione di scudetto e retrocessioni, sta provocando un vero terremoto.
Monica Tosolini

La delibera approvata dalla serie A secondo cui, in caso di nuova interruzione della serie A, se non sarà l’aritmetica a determinarle, non ci saranno assegnazione di scudetto e retrocessioni, sta provocando un vero terremoto. La A, in questo modo, impedirebbe anche le promozioni dalla B e a cascata da tutte le categorie. La B non ci sta e Gravina ancora meno e domani in Consiglio Federale è pronto a dare battaglia. Il Corriere dello sport spiega che secondo Gravina quella della A è stata una mossa politica, attuata per rivendicare un ruolo più pesante nel processo decisionale. “Il fatto è che a innescare il tutto sono stati solo tre club: Torino, Sampdoria e Udinese, a cui si sono prontamente attaccati Genoa e Lecce”.

L’argomento all’ordine del giorno domani è decidere quale strada seguire in caso di nuovo stop del campionato. Potrebbero tornare validi play off e play out, mentre è da escludere che venga presa in considerazione la volontà espressa dalla Lega di serie A. Spiega il quotidiano: “I rappresentanti della massima categoria in Consiglio sono solo 3 su 21. Significa che per raggiungere la maggioranza servono 11 voti. E allora chi potrebbe allinearsi. Dalla serie B alla D, passando per la Lega, tutti i calciatori sono contrari. I calciatori, poi, potrebbero schierarsi dalla parte di chi ha sospeso il pagamento degli stipendi?”

I club di serie B, con Stirpe in testa, sono già sul piede di guerra. Stesso discorso per C e D e tutti i loro calciatori. Un fronte compatto che non promette nulla di buono.

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