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Cessione Udinese, Gino Pozzo potrà dedicarsi completamente al Watford

Il Watford Observer guarda al futuro del club inglese in caso di cessione dell'Udinese

Monica Tosolini

La notizia della possibile ‘uscita’ della famiglia Pozzo dall’Udinese è stata ripresa con giustificato interesse a Londra, dove l’evoluzione della trattativa in corso è seguita attentamente. Il Watford Observer ha approfondito la questione e ne ha tratto una indicazione scontata: d’ora in avanti le energie di Gino Pozzo saranno tutte concentrate sul club inglese. Il proprietario del Watford ha recentemente affermato che si sente rinvigorito nella volontà di dedicarsi agli Hornets, con i quali punta ai play off ed eventuale promozione nella prossima stagione.
Il quotidiano spiega come Gino Pozzo evidentemente veda un maggiore potenziale di crescita e successo nel Watford, tale da permettere un ritorno in Premier che sarebbe economicamente più vantaggioso che cercare di riportare l’Udinese tra i grandi della serie A.
Andrew French avverte però che, “Prima che i tifosi degli Hornets assistano alla cessione dell’Udinese per una somma a nove cifre, e sentano il tintinnio di un registratore di cassa, vale la pena ricordare che è altamente improbabile che il denaro venga investito – almeno in grosse somme – nel mercato dei trasferimenti. A quanto pare, l’impegno principale di Pozzo nei confronti del club, in termini di staff, è quello di sostenere finanziariamente il mantenimento di quello che il Watford già possiede. È un aspetto che Gino Pozzo ha sottolineato nella sua dichiarazione, e quindi è molto meno probabile che il bilancio per la prossima stagione richieda entrate derivanti dalla vendita di giocatori per bilanciare le cose. La proprietà vuole mantenere giocatori del calibro di Imran Louza, Giorgi Chakvetadze e Kwadwo Baah, e quindi, mentre i bilanci precedenti potevano prevedere entrate derivanti dalla vendita di uno o più “gioielli della corona”, ora questo è molto meno necessario. Naturalmente, se un club presenta un’offerta per un giocatore così alta da considerarla un buon affare, la prenderà in considerazione. Ma i proventi derivanti dalla vendita dell’Udinese e l’attenzione rivolta al Watford fanno sì che gli Hornets possano ora vendere per scelta, piuttosto che per necessità. La vendita dell’Udinese è anche considerata un affare a sé stante, e non parte di una strategia di uscita più ampia in cui i Pozzo vorrebbero vendere anche il Watford. Il proprietario, a quanto pare, è pienamente impegnato con gli Hornets e, dettaglio non da poco, questo significa che non dovrà perdere tempo a fare avanti e indietro tra Italia e Inghilterra. Dopo aver nominato un nuovo allenatore, Paulo Pezzolano, e aver parlato di play-off e promozione, il proprietario è ora vicino al passo successivo, concentrandosi esclusivamente sul Watford: vendere il club che la sua famiglia possiede dal 1986. Se dovesse contribuire a guidare gli Hornets in Premier League per la terza volta dal 2012, il suo valore potrebbe salire a tal punto da convincerlo che anche questa vendita sia allettante. Per ora, però, sta sostenendo le sue parole con i fatti”.

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