Secondo Tuttosport, Arthur Atta “è sulla scia di Alexis Sanchez e Roberto Pereyra, Piotr Zielinski e Lazar Samardzic. La mezzala francese, dopo una stagione di ambientamento comunque buona (27 presenze in campionato e 2 in Coppa Italia), ora sta prendendo il volo.
Due reti in sette partite stagionali che segnalano già una svolta rispetto al tabellino personale rimasto bianco nelle 29 presenze della scorsa annata. Ma ad attirare su Atta gli occhi delle big italiane e straniere (inglesi in primis) sono soprattutto i sedici dribbling riusciti. Sedici dribbling che in Serie A nessun altro giocatore è riuscito a portare a termine. Al secondo posto ci sono Northon-Cuffy, Nuno Tavares e Saelemaekers con 11, poi Yildiz e Politano con 10. Saltare l’avversario è sempre stata una qualità preziosa, ma nel calcio attuale, in cui sempre più squadre difendono uomo contro uomo, superare il rivale diretto significa aprire varchi potenzialmente decisivi. Se poi ai varchi aperti fanno da contraltare poche palle perse (perché i dribbling possono terminare anche così), meglio ancora. Ed è proprio il rapporto tra i dribbling tentati, 26, e i 16 riusciti a rendere speciale l’avvio di stagione di Atta: che ha saltato l’avversario nel 61,5 per cento delle occasioni in cui ci ha provato”.
Numeri da top, quelli del bianconero: “Tra i giocatori che hanno tentato l’uno contro uno almeno 25 volte, corrispondenti a poco più di quattro a partita considerando le sei giornate del campionato italiano, in tutti e cinque le più importanti leghe europee non c’è un giocatore con una percentuale di dribbling riusciti migliore di quella di Atta. Non Yamal, non Mbappé, non Dembelé, non Doku. La stella del Barcellona, ultimo Golden Boy di Tuttosport, ha saltato l’avversario 21 volte su 44 (47,7%). L’asso francese del Real 27 volte su 54, la metà esatta. Lo stesso il Pallone d’Oro del Psg, 5 dribbling riusciti su appena 10 tentativi, e la freccia del Manchester City, 18 su 36. Ad avvicinarsi di più ad Atta, restando comunque sotto alla soglia del 60 per cento, è Yann Gboho del Tolosa, 20 dribbling riusciti su 34, il 58,8%. Poi Aleix Febas dell’Elche, 15 su 26 (57,7%), Yankuba Minteh del Brighton, 19 su 33 (57,6%), Matthis Abline del Nantes, 16 su 28 (57,1%). Per trovare qualcuno più efficace di Atta bisogna, come in Italia, scendere sotto i 25 tentativi: Yan Diomande del Lipsia con 15 su 22 (68%) e Ilyas Ansah dell’Union Berlin con 14 su 22 (63,6%)”.