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Pierpaolo Marino: la ripresa sarà per tutti una roulette russa

Pierpaolo Marino è intervenuto al programma Calciomercato l'originale su Sky e ha parlato di quelle che potrebbero essere le mosse dell'Udinese in seguito alla situazione provocata dal Covid-19
Monica Tosolini

Pierpaolo Marino è intervenuto al programma ‘Calciomercato l’originale’ su Sky e ha parlato di quelle che potrebbero essere le mosse dell’Udinese e delle società di A in seguito alla situazione provocata dal Covid-19.

Cosa cambierà il covid nella strategia di mercato? “Quello che comunemente cambia per tutti: si adotteranno parametri diversi, le strategie saranno differenti da quelle del passato. Sarà un mercato che si rivolgerà principalmente a scambi e prestiti”.

I prezzi: De Paul sarà svalutato? “30/35 milioni è un prezzo tirato” scherza Marino. “Quei soldi li potevamo prendere lo scorso anno e non lo abbiamo fatto. Staremo a guardare, vedremo come si orienterà il mercato. La previsione fa pensare ad un ridimensionamento, ma a quel punto i talenti veri possono rimanere nelle squadre di appartenenza oppure si fanno strada le contropartite tecniche e gli scambi che possono aumentare il valore della trattativa”.

Un vantaggio o uno svantaggio quanto accadrà in conseguenza del Covid? “Il punto è che chi riceve soldi poi li va a spendere e trova delle valutazioni che si sono adeguate al valore dei top player ceduti. Il mercato tende ad equilibrarsi verso l’alto e verso il basso in tutte le sue componenti: quindi non si può parlare nè di vantaggio nè di svantaggio”.

I giocatori con contratti in scandenza il 30 giugno: l’Udinese ne ha dati 18 in prestito. Come comportarsi? “Ogni caso fa storia a sè.  Dipende da quanto stanno giocando e dove. Comunque tu a tua volta non li puoi ritesserare, quindi rimarrebbero fermi fino a settembre. Non so quanti si possano concedere questo lusso. La negoziazione più difficile credo sia tra i giocatori e le società che li hanno in prestito. Noi siamo messi bene perchè abbiamo solo Sema e viene da una consorella”.

La Federazione può dare una indicazione? “No. Ho le antenne dritte su questo. Ci sono avvocati prontissimi ad agire per la tutela dei giocatori. Il problema grosso è di quelli a scadenza contrattuale: non si può imporre ad un giocatore di prolungare un contratto scaduto. Credo ci saranno diverse cause”.

Ci saranno scossoni all’interno delle rose? “Sicuramente qualche caso verrà fuori, qualche calciatore dovrà essere messo di nuovo in accordo. Credo che in generale, qualcuno possa avere dei problemi. Una delle varianti impazzite potrebbe essere di qualche tesserato che non si accorda per rimanere”.

Gotti mister anche il prossimo anno a Udine? “Con Gotti c’è un grande feeling, l’abbiamo convinto noi con fatica a diventare primo allenatore. Andiamo al raggiungimento degli obiettivi assieme e poi proseguiremo sicuramente. Non abbiamo problemi ad andare avanti e proseguire anche il prossimo anno con lui. Anche se non c’è un contratto, c’è stima per il tecnico e amicizia con la proprietà, con lo spogliatoio e con me personalmente”.

Sinergia con il Watford. Udinese Primavera, Granada, Watford formano un triangolo virtuoso? E’ un nuovo modo di fare calcio? “Io credo che il fatto che un club come l’Udinese possa avere una sinergia e una simbiosi mutualistica così importante con un club di Premier, sia un grosso vantaggio per noi sul mercato. Si traduce in situazioni come quelle di Sema e Okaka, che altrimenti non saremmo riusciti a prendere. Di là c’è Pussetto: c’è un perfetto interscambio di energie positive che sono un grande vantaggio per l’Udinese. Vedo solo aspetti positivi e arricchenti per la realtà dell’Udinese”.

Mercato: come sarà? Più lungo? “Io sono nato nel calcio con il mercato di 15 giorni a luglio. Le squadre in quel tempo, due settimane, dovevano mettere a punto la programmazione. Sono fautore di un mercato corto e credo che quest’anno potrà durare al massimo un mese, quello estivo o praticamente autunnale”.

Il Covid ha interrotto le ambizioni di squadre come l’Udinese? “Alla variabile di tre mesi e il fatto di giocare ogni tre giorni si aggiungono altre folli come il caldo e gli infortuni. Per tutti sarà una roulette russa”.

Quanto ha perso finora l’Udinese? “I danni non solo sono ingenti finanziariamente, ma il danno per l’asset, il valore patrimoniale di una società di A è inestimabile. I danni li inizieremo a vedere nei prossimi mesi, si vedranno molto di più alla fine di questo anno”.

Il calciomercato che verrà, sarà? “Sorprendente”.

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