Un mese e mezzo dopo la fine del mercato, i giocatori che si sono trasferiti durante la finestra di gennaio sono già ben inseriti nelle nuove realtà, con le quali stanno vivendo altri capitoli della loro storia calcistica. Su qualcuno, Mato Jajalo, si è accanita presto la malasorte proprio quando aveva ritrovato quella maglia da titolare che a Udine non ha praticamente mai avuto: per l’ex Palermo la stagione è già finita a causa della rottura del crociato rimediata dopo sole 7 gare con il Venezia.
Qualcuno, invece, quella maglia da titolare la conserva ancora: è il caso di Bram Nuytinck, che nella Samp (ultima in classifica) è sempre stato titolare, tranne che con il Monza. Ha totalizzato già 11 presenze e 893′ contro le 6 presenze e i 383′ in bianconero.
Anche Jean Viktor Makengo è felice della scelta: al Lorient, tranne che nella prima gara contro lo Stade Reims, ha sempre fatto parte della formazione iniziale. Niente più staffette per lui che in 7 partite ha totalizzato 527 minuti contro gli 810 delle 16 apparizioni stagionali in A.
Non benissimo, invece, per i due ‘bianconeri’ in prestito al Watford. La squadra londinese sta attraversando un momento difficile, è scivolata a meno 6 punti dai play off e l’ennesimo cambio in panchina non ha sortito gli effetti sperati, anzi..Per Hassane Kamara, 58° trasferimento tra Udinese e Watford, questa non è certo una stagione memorabile e nel 2023 le cose sono andate anche peggio: ha rimediato solo 5 convocazioni in 11 gare.
Brutto periodo anche per Matheus Martins, la promessa brasiliana che non vede più il campo da metà febbraio. Ha vestito la maglia giallonera in sei occasioni, producendo solo un assist.
Non sorridono troppo nemmeno i nuovi acquisti dell’Udinese. Il giovane Sekou Diawara, l’attaccante prelevato dal Genk e destinato alla Primavera, è letteralmente scomparso dai radar. Non ha ancora giocato nella squadra di Jani Sturm.
Infine la Prima squadra bianconera, invece, attende fiduciosa il miglior Florian Thauvin. Mister Sottil aveva indicato in un mese il tempo necessario per il suo ricondizionamento dopo i due anni in Messico. Di fatto lo ha gettato subito nella mischia: 18′ con il Torino il 5 febbraio, poi 45′ con il Sassuolo e 61′ contro l’Inter. Poi, sempre meno minuti per lui: 24′ con lo Spezia, 25′ con l’Atalanta e solo 4 a Empoli. In totale fanno 176′ in 6 presenze.
Qualità ne ha, deve però metterla in campo.