Nel corso di una lunga chiacchierata con la redazione di ‘Marca‘, l’attaccante basco Fernando Llorente ha parlato di sè, di Udinese e di calcio a 360°. Sul suo arrivo a Udine, spiega: “Mi avevano parlato molto bene della squadra e della città e, quando è arrivata l’opportunità di firmare, non ci ho pensato. Ho pensato che sarebbe stata una buona cosa per me finire la stagione con la possibilità di giocare. Non ho sbagliato. Sono contento della decisione che ho preso. Speriamo che la stagione possa finire bene e poi vedremo cosa fare dopo”.
Eri fuori da molto tempo, ma ora sembra che sia tornato il solito Llorente. “Sto sempre meglio. Forse non giocare per così tanto tempo mi aveva fatto male. Solo con l’allenamento non ti senti bene perché non hai il ritmo partita. Per un calciatore l’importante è giocare. A poco a poco lo sto trovando, ma voglio continuare a migliorare. Troppo tempo fuori non è stato un bene per me e ora devo essere paziente e ritrovare la mia forma migliore”.
Ti ci è voluto quasi un anno per ritrovare il gol. Come ti sei sentito a segnare? “Mi sono sentito di nuovo vivo. Era una sensazione che mi mancava molto. Se continuo a giocare a calcio a 36 anni è proprio per questo, per quanto mi sento bene quando sono in campo o segno gol. È una sensazione difficile da dimenticare. Voglio godermelo finché posso”.
Recentemente hai detto che “l’Udinese è una squadra piccola, ma ha tutto per essere al top”. Cosa lo rende così speciale? “Anche se mi avevano già parlato bene del club, quando arrivi qui ti rendi conto che ha una struttura e un’organizzazione di club grandi. Allo stadio e nel centro sportivo ci sono strutture incredibili. Abbiamo assolutamente tutto per essere in grado di dare il meglio. I proprietari del club sanno molto bene come supportare i giocatori. Tutto ciò di cui un calciatore ha bisogno per essere il migliore, lo trova qui: fisioterapisti, allenatori di ogni tipo … Il modo di lavorare è diverso. Sono molto molto felice e voglio concludere bene l’anno”.
Che calcio vivi a Udine? “Ci schieriamo con il 3-5-2 e dobbiamo essere molto compatti. Forse a volte siamo troppo dietro, non è l’ideale. Ma qui ci sono tante le squadre che danno velocità al gioco e ci fanno tornare più indietro”.
Questa nuova posizione ti favorisce o no? “Per un attaccante come me, più sei vicino all’area, meglio è. Per me è importante essere lì vicino alla porta per fare gol. Più sei lontano, più devi essere in forma fisicamente per poter realizzare. Ma è il modo in cui giochiamo qui. L’entusiasmo e il desiderio di aiutare la squadra in ogni momento mi stanno portando a essere coinvolto in questi compiti”.
Hai iniziato a giocare con Deulofeu, come ti trovi con lui? “È un peccato che sia fuori per infortunio. Ha problemi al ginocchio dove è stato operato, ma spero che torni il prima possibile per aiutarci”.
I proprietari dell’Udinese sono gli stessi del Watford. Potresti dar vita ad uno scambio di giocatori? Torneresti in Premier? “Non lo so (ride). La Premier è un campionato impressionante. Ho passato dei momenti molto belli lì. Sono sempre aperto a qualsiasi tipo di possibilità. Ma quello che voglio è dare il massimo da qui alla fine della stagione, continuare a migliorare dopo essere stato fermo per così tanto tempo e segnare qualche gol in più”.
Hai appena compiuto 36 anni: fno a quando continuerai a giocare? “Spero di migliorare ogni giorno per ritrovare il mio miglior livello. Con l’età, ho anche più esperienza. Finché continuerò a sentirmi bene fisicamente, continuerò a spingere al massimo per cercare di raggiungere il livello più alto possibile”.
In chiusura, ora che l’UD Logroñés è in Liga, immagini un tuo ritorno a Las Gaunas? “Non lo so davvero (ride). Dipende da come mi sento fisicamente. Verrà un momento in cui non riuscirò a dare di più, ma finché potrò continuare a giocare darò il massimo”.
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