Gokhan Inler ha un sorriso davvero soddisfatto. Come Sanchez, ha ritrovato stasera la stessa piazza che 13 anni fa chiedeva ad entrambi di rimanere, le stesse emozioni. Con tanti piccoli tifosi che già sognano di vedere, loro per la prima volta, il Nino in campo con la maglia dell’Udinese. Inler lo sa, lui è uno di quelli che tanto si è adoperato per il ritorno del Nino. E sa quanto sia importante il legame tra la squadra e la tifoseria. Visibilmente emozionato, dal palco ha ribadito l’appello ai tifosi. Un “Mandi” per sciogliere il ghiaccio. E, con gli occhi lucidi: “Sono emozionato, grazie a Udine per questa responsabilità di riportare l’Udinese a buoni livelli. Tutti daranno il massimo. Per me è sempre stato chiaro che deve essere così. La squadra è concentrata, Dobbiamo lavorare tutti insieme, siamo una famiglia e vogliamo fare bene. I ragazzi hanno bisogno di tutti. Grazie ai tifosi“. Ha sorvolato, intelligentemente, al coro ‘Noi non siamo napoletani’, frecciatina che non poteva mancare. E poi, a Telefriuli, ha detto: “Queste cose sono molto importanti, dobbiamo creare assieme una grande famiglia. Adesso dobbiamo concentrarci sul Bologna. Guardiamo avanti ma coltiviamo questa unione con i tifosi che ci può permettere di creare una grande forza. Sanchez? E’ stato molto contento di tornare, è tornato a casa. Pronto per giocare? Deve fare qualche allenamento, ma spero di trovarlo presto in campo“.
Inler: “Sanchez è tornato a casa. Spero di trovarlo presto in campo”
Il dirigente è stato compagno di squadra del Nino e si è impegnato molto per il suo ritorno
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