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Gotti: “Dopo l’1-1 è subentrata la paura”

Gotti a Dazn, molto cupo e dispiaciuto, ha commentato così la sconfitta: "Penso che per una 70ina di minuti l'Udinese abbia fatto una buona partita, raccogliendo meno di quello che poteva.
Monica Tosolini

Gotti a Dazn, molto cupo e dispiaciuto, ha commentato così la sconfitta: “Penso che per una 70ina di minuti l’Udinese abbia fatto una buona partita, raccogliendo meno di quello che poteva. Ma eravamo in vantaggio. Non mi sono piaciuti i 15 minuti dopo l’1-1. Lì è subentrata un po’ di paura e abbiamo concesso cose che non avremmo dovuto concedere. Coperta corta un alibi? Riflettevo su come avrei potuto gestire meglio quei 15 minuti, ma sinceramente grandi soluzioni non mi è sembrato di trovarne per gestire quel momento della partita. Pereyra invertito con De Paul, un’idea? E’ una possibile soluzione, ma tendo di modificare poco gli equilibri a De Paul, che tende a cantare e portare la croce. Non ho visto male Pereyra oggi, ha corso molto, ha fatto tanta fatica. Abbiamo una brutta classifica, veniamo da una partita persa al 90′. Oggi è stata tosta, affrontata con personalità per lunghi tratti. Poi qui, dopo il pareggio, l’aspetto mentale ha determinato quello che è successo dopo”.

Davanti serve qualcosa? “Siamo senza parecchi dei nostri giocatori. Pussetto non tornerà più, gli altri non tornano prestissimo. In quei 70 minuti avremmo meritato di fare qualcosa di più”.

Si aspetta valutazioni da parte della società? “Di sicuro, ci saranno le valutazioni, ci metteremo a discutere come facciamo dopo ogni partita. A maggior ragione dopo una situazione di classifica così complicata come quella di oggi”.

Sul suo futuro, poi, a Sky: “E’ stata una settimana complicata, in questo momento sono qua, sul futuro non so cosa dirle” E ancora: “Il calendario non ci agevola”.

C’è qualche limite in questa squadra? “E’ abbastanza evidente che raccogliamo pochi punti con squadre che sulla carta sembrano più abbordabili. Poi.. il rigore di oggi, ad esempio.. non avevamo subito di continuo. Un calcio d’angolo, una ribattuta, e prendi il rigore.. Ogni volta siamo a raccontarci di quello che è successo che penalizza questa squadra con una classifica povera”.

Non è forse il caso di prendere una punta? “Noi gli attaccanti ce li abbiamo anche, ma alcuni di loro sono fuori per infortunio. Nei 65 minuti dovevamo fare più gol di quelli che abbiamo fatto”.

In conferenza stampa ripete: “Nei primi 65 minuti ci sono state tante cose buone. Da fuori la sensazione è che sia subentrata un po’ di paura, la squadra è venuta un po’ a mancare, si è abbassata un pochino troppo, si sono rivisti i fantasmi della sconfitta con il Napoli”.

Ora Atalanta e Inter: “Due squadre in ottimi momenti di condizione. Ci metteremo il massimo per affrontarle nelle migliori condizioni possibili, senza partire battuti”.

Al canale ufficiale: “La sensazione è che la squadra si sia spaventata. Non credo ci sia un aspetto fisico, nè mentale. Abbiamo fatto 65 minuti di livello: produci, raccogli meno di quello che potevi.. e poi arriva il pareggio su quell’episodio lì. Non so cosa si possa fare su un episodio del genere”.

Ancora una volta i dettagli hanno fatto la differenza: “Se nel gioco ci sono delle situazioni che si ripetono, è difficile dire qualcosa su un rigore di quel tipo lì. Come sul secondo gol: cosa devo dire a Zeegelaar?”

I cambi: non si poteva agire diversamente? “E’ la prima riflessione che viene da fare. Ci eravamo abbassati un po’ e c’era la sensazione di pericolosità. Ma cambi per proteggersi un po’ di più, non è che ce ne fossero. Lasagna è un continuo pericolo. Soprattutto in campo aperto vuoi tenerlo là, perchè hai sempre la sensazione che ci possa essere l’azione risolutrice”.

Meglio tornare subito in campo? “Sarebbe l’ideale riuscire a recuperare al meglio le energie”.

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