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Gotti: Cerco di trarre il massimo da questa esperienza

Primo giorno della settimana in quel di Coverciano per il tecnico dell'Udinese Luca Gotti che ha presenziato oggi alla consegna della Panchina d'Oro.
Monica Tosolini

Primo giorno della settimana in quel di Coverciano per il tecnico dell’Udinese Luca Gotti che ha presenziato oggi alla consegna della Panchina d’Oro. Intercettato da TMW, ha affrontato diversi temi, partendo da un commento al ko di ieri contro l’Inter: “Perdere non fa piacere a nessuno. Veniamo da tre sconfitte e c’è rammarico per i risultati che non ti portano punti. Però, contestualmente a questo dispiacere, non solo deluso dall’atteggiamento della squadra che mi piace, sembra essere sempre più propositivo. Se riesce a mettere sempre questo atteggiamento in campo, anche nelle gare a venire, ha la possibilità di togliersi qualche soddisfazione”.

Amareggiato per come è arrivato il primo gol di Lukaku? “Non punto l’attenzione su quell’episodio lì, è nell’ordine delle cose. All’Inter basta pochissimo per tramutare un episodio in gol. Mi spiace molto di più il fatto che noi non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto, se sullo 0-0 gli fai gol la partita cambia. Mentre sai che l’Inter in un modo o nell’altro ha la possibilità di trovare la via del gol”.

Lei poco tempo fa ha detto di non sentirsi un allenatore in prima. “Oggi sto facendo una cosa diversa, il mio percorso è diverso perché per dieci anni ho fatto il vice-allenatore. Ci sono aspetti molto pratici legati al mio lavoro, il primo è deontologico: non è bello che un collaboratore sostituisca il primo allenatore, nella nostra situazione specifica s’è verificata un’anomalia e per fortuna il rapporto con Tudor è buono e lui ha compreso bene la situazione in divenire. E poi c’è un punto di domanda relativo al futuro: più fai l’allenatore e meno possibilità hai di tornare nell’alveo di fare ciò che facevi prima, perché a quel punto è più difficile che tu venga scelto da un collega come vice. Le mie perplessità iniziali erano riferiti a questi due macrotemi…”.

E adesso ha ancora le stesse perplessità? “Entro in una dimensione, settimana dopo settimana, in cui mi godo la quotidianità e l’esperienza. Provo a trarre il massimo da questa esperienza e poi penserò al futuro”.

Quali sono gli obiettivi dell’Udinese? “Noi con queste tre sconfitte consecutive ci siamo attardati rispetto al gruppo di squadre a centro classifica e siamo più vicini a quelle che sono in fondo. E’ il campo che deve dare delle risposte, dobbiamo essere bravi a metterci in quel campionato là il prima possibile per non essere impigliati nelle difficoltà degli ultimi mesi di campionato. La Serie A non puoi mai sottovalutarla”.

Fofana e Sema tra i migliori dei suoi? “Lo sono e senza voler fare l’allenatore che si sottrae ai meriti dei singoli dico che sono soddisfatto non solo di loro”.

Per chi ha votato per la Panchina d’Oro? “Preferirei non dirlo…”.

Contento della vittoria di Gasperini? “Penso sia estremamente gratificante, si esce dalla logica del chi vince viene premiato. In questo momento molto positivo per lui forse fa fatica a rendersi conto della portata del gesto simbolico che c’è stato oggi e che in futuro apprezzerà ancora di più. Essere premiato dai colleghi è molto gratificante”.

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