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Diritti d’archivio: all’Udinese il 3,15%

Al club friulano la stessa percentuale di Bologna e Sampdoria
Monica Tosolini

La Lega Serie A ha approvato la ripartizione dei diritti d’archivio. Questi introiti saranno centralizzati per il prossimo ciclo di diritti tv (triennale, quadriennale o quinquennale). La delibera stabilisce che «a fronte della commercializzazione, in Italia e all’estero, di tutti i diritti audiovisivi collettivi, come integrati con i Diritti Individuali, la Lega Serie A procederà a monte delle risorse complessive lorde così ottenute: un importo pari all’un per cento (1%) di tali risorse per i Diritti Ancillari; un importo pari al quattro per cento (4%) di tali risorse per l’Archivio Corrente». E così, per le «stagioni sportive a partire dalla 2024/2025 e fino alla 2028/2029», l’importo percentuale complessivo «pari al 5% delle risorse complessive lorde sarà ripartito, in ciascuna stagione sportiva dalla 2024/2025 alla 2028/2029 inclusa, tra le Società partecipanti al relativo Campionato di Serie A secondo le percentuali attribuite a ciascuna Società».

La delibera – svelata dal Sole 24 Ore – della Lega Serie A, riporta una tabella secondo la quale, in riferimento alla stagione 2022/23, i diritti d’archivio che spettano all’Udinese sono il 3,15%. La percentuale più alta va alla Juventus (14,55%). Seguono Inter e Milan (14%), Napoli (9%), Lazio e Roma (8%), Atalanta (5%), Fiorentina (3,75%) Torino (3,25%); Bologna, Sampdoria, Udinese (3,15%); Verona e Sassuolo (2,50%); Cremonese, Empoli, Lecce, Monza, Salernitana e Spezia (1%).

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