GUARDA IL VIDEO Un murale alto 5 metri per tramandare il mito di Zico in bianconero alle future generazioni. A realizzarlo è stato Simone Mestroni che nei giorni di maggio, pioggia e vento permettendo, ha raffigurato il Pelé Bianco con la divisa dell’Udinese del 1983/84 sulla facciata della sede del club di Orsaria intitolato proprio al Galinho e che quest’anno festeggia i 40 anni di attività. L’opera evoca in qualche modo il celebre graffito napoletano dedicato a Maradona e celebra l’amicizia e il legame rimasto negli anni tra l’idolo e diversi tifosi friulani.
L’immagine scelta per rappresentare il numero 10 brasiliano non è casuale e rievoca i famosi calci di punizione che resero il centrocampista celebre in tutto il mondo.
Simone Mestroni, pur non avendo mai visto Zico giocare essendo nato nel 1989, conosce bene il mito che aleggia intorno al Galinho. Un giocatore che, quando il suo ingaggio sembrò bloccarsi, portò i friulani a scendere in piazza al grido di ‘O Zico o Austria’ . “Sono lusingato perché ho avuto modo di ritrarre una leggenda, uno di quei giocatori rimasti più nel cuore dei friulani”, ha dichiarato l’artista.
Quello che è difficile far comprendere ai giovani di oggi è come 42 anni fa sia stato possibile far approdare allo Stadio Friuli uno dei più grandi calciatori di sempre. Con un’operazione fantasmagorica, un’icona assoluta – paragonabile ai due Ronaldo, Maradona o a Messi per qualità – per due stagioni giocò a Udine. Ecco quindi che Zico divenne il simbolo di una terra ambiziosa e di una società che, contro ogni pronostico, era riuscita a portare in un piccolo club del Nord Est d’Italia uno dei calciatori più forti e ambiti del pianeta.
