Sulla ripresa del campionato di calcio, il Governo frena. E l’Udinese, al contrario di Roma, Lazio e di altre squadre che pensano a predisporre la ripartenza, si adegua. Il Dt Pierpaolo Marino ieri ha confermato che “l’Udinese metterà in atto le misure per adeguarsi al protocollo sanitario sugli allenamenti nel momento in cui sarà approvato con linee guida definitive”. Nonostante, quindi, siano stati sanificati gli ambienti del ‘Friuli’ in ottica di una eventuale ripresa, la società ha deciso di attendere comunicazioni ufficiali e, possibilmente, definitive, da chi di competenza.
Quindi i giocatori continuano ad allenarsi nei rispettivi domicili, seguiti a distanza dallo staff tecnico; coloro che invece sono stati autorizzati a tornare nei rispettivi Paesi, al momento rimangono lì. Ancora nessun invito a rientrare, si deduce, per gli olandesi Nuytinck, Ekong e Ter Avest e i brasiliani Samir e Walace: la data della presunta ripresa degli allenamenti è stata fissata per il 18 maggio e, se rimarrà tale, il ritorno in Italia dovrebbe essere consigliato entro questo fine settimana per iniziare poi la fase di quarantena. Ma senza notizie certe, la fase di stand by prosegue.
