GUARDA IL VIDEO Soddisfazione in casa Udinese per le recenti sentenze del Tar del Lazio, nn. 8476 e 8477 depositate il 30.04.2025, che hanno dichiarato la non impugnabilità di una delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) relativa ai lavori di ristrutturazione dello Stadio di Udine.
La società friulana spiega che “La decisione del TAR del Lazio ha confermato la tesi sostenuta da Udinese Calcio, secondo cui l’atto emesso da ANAC non possiede alcuna valenza vincolante e non è in grado di incidere negativamente sulle posizioni giuridiche delle parti coinvolte. Il Tribunale ha chiarito che ANAC, nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza, non detiene il potere di emettere provvedimenti precettivi che possano modificare o invalidare contratti stipulati tra soggetti terzi, come nel caso del contratto tra la società e il Comune di Udine per la ristrutturazione del Bluenergy Stadium – Stadio Friuli.
I giudici del TAR hanno inoltre espresso profonde critiche sull’operato complessivo di ANAC, sottolineando come l’Autorità si sia limitata a fornire una rappresentazione di giudizio priva di effetti concreti e vincolanti. La sentenza ha evidenziato che ANAC non dispone di poteri di supremazia gerarchica nei confronti delle amministrazioni aggiudicatrici, e che le sue indicazioni non possono determinare conseguenze negative dirette per le parti del contratto, essendo in ogni caso unicamente di competenza della magistratura – e non dell’Autorità di Vigilanza – il potere di esprimersi in merito alla qualificazione del contratto del 2013 e sui suoi connotati, in termini di partenariato pubblico – privato.
Questo esito rappresenta una significativa conferma della correttezza dell’operato di Udinese Calcio e del Comune di Udine, che hanno sempre agito nel rispetto delle normative vigenti e degli accordi contrattuali stipulati. La decisione del TAR riafferma altresì la legittimità delle azioni intraprese e garantisce la continuità delle attività previste per il Bluenergy Stadium – Stadio Friuli, anche in vista della piena valorizzazione degli spazi interni e dei loro utilizzi per finalità commerciali e ricreative”.
tadioLa sentenza dà quindi il via libera ai lavori per la trasformazione dello stadio Friuli in un polo di attrazione ludico-commerciale.