GUARDA IL VIDEO Ci sono altre tre persone coinvolte, a vario titolo, nell’indagine della Procura di Udine sul flusso anomalo di scommesse che vede indagati per l’ipotesi del reato di truffa il portiere dell’Udinese Maduka Okoye e il ristoratore del capoluogo friulano, Diego Giordano. Lo apprende Telefriuli da fonti vicine all’inchiesta. Dalle stesse fonti si è saputo che i tre sono stati sottoposti ad accertamenti di vario tipo da parte della Squadra mobile della Questura di Udine. Fra questi accertamenti vi è stata anche la ricerca di prove documentali che ha portato a perquisizioni condotte sempre dagli agenti della Questura udinese. Da quanto Telefriuli è riuscita a sapere, oltre a Okoye e Giordano, le persone coinvolte sarebbero il figlio di un noto ristoratore della città, un udinese e un cittadino straniero titolare di un punto Snai del capoluogo.
Al centro della vicenda, una puntata effettuata dal ristoratore, titolare di una pizzeria cittadina frequentata da giocatori bianconeri, sulla possibilità che il calciatore potesse essere ammonito durante la partita Lazio-Udinese, giocata l’11 marzo 2024 all’Olimpico. Ed effettivamente quel giorno, al 17° del secondo tempo quando i bianconeri erano in vantaggio per 2 gol a 1, Okoye ricevette un cartellino giallo per aver perso tempo durante un rinvio. In particolare, gli investigatori stanno verificando se ci furono accordi tra i due per vincere la scommessa.
Stamattina il Procuratore di Udine Massimo Lia ha confermato l’apertura del fascicolo e l’iscrizione nel registro degli indagati del portiere bianconero e del ristoratore. “Stiamo proseguendo le indagini – si è limitato a dire- per fare chiarezza su quanto accaduto”.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Caterina Pace, è scattata a seguito di una segnalazione della Snai che, attraverso un algoritmo, aveva individuato alcune anomalie sulle giocate riguardanti l’ammonizione di Okoye, poi comunicate alle autorità competenti. Dopo la segnalazione, anche la procura della Figc ha aperto un’inchiesta sul flusso di scommesse anomale. L’organo della giustizia sportiva ora ha chiesto gli atti alla Procura udinese per proseguire le proprie indagini. Nessuna reazione da parte della società bianconera.
“Siamo sereni – dice il legale del calciatore, l’avvocato Maurizio Conti, che nega accordi tra Okoye e il ristoratore -. Un’ammonizione di quel tipo non è inusuale durante una partita di calcio, specie se la squadra sta vincendo. Vista la posizione di classifica dell’Udinese nel marzo scorso, inoltre, non era facilmente ipotizzabile che i bianconeri sarebbero andati in vantaggio fuori casa. Il mio assistito ha saputo della sua iscrizione nel registro degli indagati a fine dicembre, quando la polizia giudiziaria ha perquisito la sua abitazione in cerca di eventuali ricevute di scommesse. Il signor Okoye ha subito messo a disposizione della magistratura i suoi due cellulari, uno con sim italiana, l’altro con sim tedesca. Ci riserviamo – conclude l’avvocato – di rispondere alle domande della Procura al termine delle indagini”.
Scommesse su Lazio-Udinese, dopo Okoye e Giordano, altre 3 coinvolti
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