Un simbolo di attaccamento alla maglia bianconera è senz’altro Giampiero Pinzi: la devozione alla causa friulana l’ha dimostrata sempre, sia da calciatore che da componente dello staff tecnico, nelle squadre con Gotti, Cioffi e poi Cannavaro. Non a caso la società lo ha sempre cercato nei momenti critici, l’ultimo ad aprile quando la squadra stava sprofondando verso la B. Doveva lavorare su due fronti: inserimento rapido del nuovo allenatore e far recepire alla squadra l’importanza della maglia bianconera. Nonostante la separazione da Cannavaro, la sua figura sembrava essere quella da cui ripartire dopo lo scampato pericolo. Ad oggi, però, non sono arrivate ufficialità in merito. E lo stesso Pinzi è all’oscuro dei piani societari per lui. Al momento si trova a Coverciano, per un corso dopo i patentini già conseguiti. Come l’Udinese, deve guardare avanti.
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