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Paron Pozzo chiude il caso Lucca: “Sono cose che capitano”

Il Paron concorde con il mister, che per primo aveva ridimensionato l'episodio". E ribadisce: "Mi piacerebbe tornare in Europa"
Monica Tosolini

Ed ecco che per Lorenzo Lucca arriva anche l’assoluzione da parte del Paron che oggi è intervenuto sul caso del ribelle che ha voluto calciare il rigore a Lecce, questione già risolta per tempo con squadra e staff: “Vorrei ridimensionare il caso Lucca: è vero che ci sono regolamenti di squadra che vanno rispettati ma bisogna dare delle attenuanti, come la forte tensione mentre si gioca”.
A ‘La politica nel pallone’su Radio Rai, Gianpaolo Pozzo ha teso una mano al numero 17 bianconero: “Lui gioca con una grande passione e aveva voglia di tirare il rigore anche se non era lui il rigorista. È stato punito e l’argomento va chiuso. Sono cose che succedono quando l’agonismo è ai massimi livelli”.
E ancora: “Chi mi ricorda Lucca? È un combattente su tutte le palle, mi piace molto. È un pericolo costante per le difese avversarie. Ma è difficile accostarlo, abbiamo avuto grandi bomber ma con caratteristiche diverse. Di testa si può paragonare a Bierhoff“.
Lucca ha già gli occhi del mercato puntati addosso: “Vale più di 30 milioni? Ora non parlo di cifre, deve giocarsi la stagione, giocare bene e continuare su quella strada. Poi vediamo, noi non siamo qui solo per vendere ma per giocare e ottenere obiettivi, a me piacerebbe tornare in Europa“. 

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