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Okoye: “Spero che l’Udinese possa tornare nelle posizioni che merita”

Il portiere ha parlato in esclusiva a Tribal Football
Monica Tosolini

Maduka Okoye si candida ad essere protagonista anche nella prossima stagione dell’Udinese. Il nazionale nigeriano, che da fine dicembre si è preso la maglia da titolare tra i pali della porta bianconera, in una intervista a Tribal Football vuole innanzitutto ringraziare l’ex tecnico Gabriele Cioffi: “Gli sarò grato per sempre“, ha detto, “Ha fatto molto per me, mi ha permesso di giocare in uno dei migliori campionati al mondo, la serie A. Soprattutto, lui ha creduto in tutti noi, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. E’ stato un piacere lavorare con lui e la sua storia all’Udinese è finita in maniera molto sfortunata“.
Marco Silvestri e Daniele Padelli: quanto è stato importante allenarsi con loro? “E’ fantastico lavorare con portieri come loro. Io guardo, imparo e assimilo ogni giorno“.
Sei rimasto sorpreso del tuo rendimento nel 2024 o te lo aspettavi? “Quando scendo in campo, sono sempre sicuro di me stesso. Ma è chiaro che ci sono giorni più buoni e giorni meno buoni. Il segreto è far sì che i giorni buoni siano superiori agli altri e fare meno errori possibili. Per questo, sono felice di avere come preparatore Sergio Marcon. Sono cresciuto molto con lui, mi fa lavorare su ogni dettaglio e controlla che ci siano miglioramenti ogni giorno“.
Nazionale: per te, è sempre stata la Nigeria? Sei sempre in contatto con il settore giovanile della Germania? Quanto è stato importante nella tua decisione Lutz Pfannenstiel? “Sì, per me è sempre stata Nigeria, un sogno che avevo fin da bambino quello di giocare per le Super Eagle. Sì, Lutz ha avuto un ruolo importante in questo. Lui era in contatto con il vecchio Ct Gernot Rohr, mi ha aperto quella porta. Con Rohr posso dire di aver avuto un allenatore fantastico nei miei primi anni alle Super Eagles, gli sarò sempre grato per quell’opportunità che mi ha dato allora“.
Sei sempre stato un portiere? “In realtà ho iniziato come attaccante ma presto per caso mi sono ritrovato in porta. Crescendo ho avuto un solo idolo: Nelson Dida“.
Quanto importante è stata la stagione al Rotterdam quando sei stato nominato calciatore dell’anno? “Sono stato nominato calciatore dell’anno in entrambe le mie stagioni allo Sparta Rotterdam e lì mi sono trovato benissimo. I tifosi sanno a cosa mi riferisco. Sono legato a quella società in maniera particolare“.
Come sei arrivato al Watford? E’ vero che avevi contatti anche con l’Ajax? “Sì, è vero, ma nulla di concreto. Quando sono arrivato al Watford la situazione era molto diversa, c’era in gioco la Premier. Ho firmato in inverno e allora la squadra era in Premier. Un sogno per un ragazzo di Düsseldorf. Purtroppo quando sono arrivato là in estate, il Watford era retrocesso in Premier. Personalmente è stato un anno difficile, un anno condizionato dall’intervento e senza giocare.. eppure i Pozzo mi hanno dato la possibilità di venire all’Udinese, cosa per la quale sarò sempre loro grato“.
Che aspettative hai per l’Udinese in vista della prossima stagione? Potete aspirare all’Europa? “Spero che l’Udinese si stabilizzi come squadra e riportare così club e tifosi dove meritano. Forza Udinese”.

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