E’ davvero difficile immaginare che tipo di partita si giocherà all’Allianz Stadium in questo turno infrasettimanale tra Juventus e Udinese. La squadra affidata per l’occasione a Massimo Brambilla, sostituto di Igor Tudor per una notte, è in grosse difficoltà e la situazione incerta sul futuro della panchina non aiuta. Una cosa è certa: giocherà per la vittoria. Perchè è la Juve. Perchè non è immaginabile il quarto ko consecutivo in campionato. Perchè gioca in casa. Perchè nei 54 precedenti a Torino ha battuto l’Udinese 41 volte. Perchè nelle ultime 4 sfide a Torino l’Udinese ha realizzato una sola rete. Perchè tutti ora tornano in gioco e devono presentarsi al meglio al futuro allenatore.
L’Udinese, però, non è un cliente facile, tutt’altro. La squadra di Runjaic è molto imprevedibile: capace di imprese (a Milano contro l’Inter, il mister lo ha voluto ricordare) e di figuracce cosmiche (Milan, Sassuolo). Ora deve dare seguito al successo sul Lecce e la tentazione di osare contro un avversario in difficoltà è naturale.
E se alla fine ci scappasse un pari? Sarebbe davvero una notizia! Il segno X tra Juventus e Udinese non esce dal 31 maggio 1999, quando le squadre di Carlo Ancelotti e di Francesco Guidolin si sono sfidate nel ritorno dello spareggio per l’accesso alla Uefa. L’1-1 finale, firmato da Pippo Inzaghi e Paolino Poggi ha dato il pass ai friulani.
A cercare la rete, 26 anni dopo, sono ovviamente altri profili. La Juve può contare su un Vlahovic che è il miglior marcatore della rosa attuale contro l’Udinese: ai friulani ha segnato 3 reti in 8 incontri. Il serbo non va in gol dal 31 agosto: Kabasele e compagni devono impedire che ritrovi il feeling con la porta proprio contro di loro. Tanto per cominciare e per cercare di portare a casa punti..
Juventus-Udinese, il pari a Torino manca dallo spareggio per la Uefa del 1999
Occhio a Vlahovic: ha infilato la porta dell'Udinese in 3 gare su 8
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