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#io resto a casa, ma a cosa fare? I consigli del calcio ai più piccoli

Che il coronavirus si sia abbattuto pesantemente sul calcio, è un dato di fatto.
Monica Tosolini

Che il coronavirus si sia abbattuto pesantemente sul calcio, è un dato di fatto. Che abbia provocato più sconcerto e confusione di quanta già ce ne fosse, è un’altra cosa innegabile. Ma che abbia fatto passare la passione a chi quotidianamente lo vive, è assolutamente falso.

Sì, perché il mondo del pallone, e ci permettiamo di guardare solo in casa nostra, non si è limitato ad aderire all’hashtag ‘io resto a casa’, o a fare donazioni ai reparti di terapia intensiva degli ospedali ma ha cercato di essere propositivo anche nella concretezza del quotidiano, con iniziative che meritano di essere divulgate.

In regione, si è mosso il Pordenone diffondendo il simpatico video del difensore Alessandro Bassoli che, inno neroverde in sottofondo, immagina una partita tra le mura di casa con i suoi bimbi.

E’ andato ancor più nello specifico il Genoa di Davide Nicola. L’ex tecnico dell’Udinese ha suggerito una serie di giochi divertenti e utili, proposti dal suo vice ai figli, da poter far fare ai propri bimbi tra le quattro mura domestiche impiegando il tempo in maniera coinvolgente e ‘allenante’.

Il tutto all’insegna del credo che ‘tanto alla fine vinceremo noi’.

 

 

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