Gokhan Inler è stato ospite da Grado alla trasmissione di Sky ‘Calciomercato l’originale’ e ha parlato del suo ruolo all’Udinese e della sua storia in Italia: “Sono stato a Udine 13 anni fa, avevamo una squadra molto giovane, con l’obiettivo di vincere ogni partita, anche con le grandi. Vogliamo riportare quell’atteggiamento. Udinese di solito è una piazza molto tranquilla, ma ormai ha un marchio e va rispettato”.
E ricorda quando De Laurentiis gli ha fatto indossare la maschera del leone: “Non me lo aspettavo. Ma appena arrivato, non potevo dire di no: c’era questa maschera davanti a me, mi ha chiesto di metterla”.
Tornando alla sua esperienza italiana: “L’Italia mi ha cambiato tanto, anche come carattere”.
Come siete arrivati a Runjaic? “All’inizio Gino Pozzo voleva un allenatore che avesse la filosofia di cambiare. Nessuno conosceva il suo nome. Ha uno staff giovane. Con loro abbiamo lavorato molto in questi giorni. Runjaic vuole un calcio di possesso, cercheremo di fargli una bella squadra”.
Inler, il ritorno a Udine da dirigente: “Sono cresciuto qua, mi hanno dato tantissimo per fare una grande carriera. Tornare per me è stato molto importante, perchè ho sempre avuto un buon rapporto con la famiglia Pozzo”.
Pafundi lo farete giocare? “Ha fatto bene in Svizzera, ha il contratto là fino a dicembre. Ha fatto bene nei primi sei mesi, se si conferma, è un grande obiettivo per il futuro”
Inler: “L’Udinese deve tornare ad avere l’atteggiamento di chi vuole vincere sempre”
Il dirigente bianconero è intervenuto a Sky durante la trasmissione sul calciomercato in diretta da Grado
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