Gokhan Inler, collante tra squadra e dirigenza, ha un incarico impegnativo e di grande responsabilità. Lo sente molto e proprio per questo ci si dedica con particolare dedizione. Nessuno meglio di lui può spiegare il momento attuale della squadra ma premette: “A me non piace perdere, e nemmeno ai ragazzi. Va detto che avevamo avversari molto forti, questo è un fatto molto chiaro. Però è anche vero che dobbiamo imparare a gestire certi momenti anche contro le grandi. I ragazzi stanno facendo il massimo per superare questa montagna che ha rallentato il nostro cammino ma sono consapevoli che dobbiamo tenere questa asticella molto alta, perchè se la tieni alta, un giorno gli episodi positivi torneranno”.
Il Dg Franco Collavino ha sussurrato la parola Europa. Ci pensate, è un obiettivo? “Adesso dire Europa non è giusto, ma nella mia mente l’Udinese merita l’Europa per il futuro. Un giorno questo sarà l’obiettivo, la società può tornarci. Ma come ho detto, ogni partita cambiano le dinamiche, bisogna sempre essere pronti a queste situazioni. Ma pensiamo a fare meglio dell’anno scorso. La prossima partita è già domani, bellissima. Poi la Fiorentina. Sono contento che abbiamo queste partite, i ragazzi conoscono la pressione, ma la viviamo partita dopo partita”.
Cosa sta dando già Alexis Sanchez a livello di spogliatoio? “Il Nino adesso si sente Nino, lui è carico. Vuole esserci, vuole vincere, come sono stato io. Io e lui siamo due vincitori, lui vuole rientrare. Il Nino non parla tanto, ma f vedere che lui è qui. Mi spiace per il suo infortunio, era carichissimo. Domani per lui è una partita speciale, è il suo compleanno. Chi si fa sentire di più nello spogliatoio? Non faccio i nomi, sono un paio e c’è anche il Nino che aiuta tanto i giovani”.
Primo bilancio tuo in questi primi sei mesi? “Non mi piace parlare di bilanci, ma abbiamo già cambiato tante cose, ora dobbiamo alzare l’asticella per continuare in questa direzione. Siamo l’Udinese, dobbiamo aiutare i ragazzi a fare carriera. E’ una sfida importante per loro e anche per noi. Io sono qui per aiutarli, tutti. Possiamo giocare contro tutti, lo avete visto”.
Il campo ti manca? “Ho accettato il mio ruolo, sono contento. Volevo finire a 40, era inutile fare due anni negativi. L’energia del campo ora la voglio trasmettere ai ragazzi. Io sono positivo. Quando si perde, si chiariscono subito le cose. Anche quando ci sono problemi. E’ importanti. Bisogna essere positivi, dobbiamo lavorare tutti assieme, io sono qui”.
Inler: “Il Nino vuole esserci e vincere”
Il Dt bianconero ha parlato della situazione nello spogliatoio, con uno sguardo in più sul Nino, atteso al rientro a San Siro
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