Quarantatre anni dopo il gol salvezza di Manuel Gerolin al Napoli, l’Udinese rischia di dover rivivere simili tensioni a breve. L’auspicio è che la nuova scossa data dalla proprietà con l’arrivo di Cannavaro riesca ad evitare un finale al cardiopalma. Intanto deve cercare di fare punti da subito, lo ha detto lo stesso mister. L’eroe del 1981, Manuel Gerolin ha parlato del momento dell’Udinese e del recupero di domani a “Quelli che la Roma” su Centro Suono Sport.
Che partita ti aspetti domani? Anzi, che 20 minuti saranno… “Sarà una partita anomala, perchè 20 minuti è una mini-partita. Mi aspetto un’aggressione da parte di entrambe le squadre, perchè tutti cerceranno quel gol che potrebbe portare alla vittoria, dato che se uno subisce gol in quei 20 minuti quasi certamente perde. Quindi ci sarà tanto pressing, in questi 20 minuti i giocatori dovranno dar tutto, però dovrà essere un pressing organizzato, perchè se poi ti sbilanci troppo prendi gol e diventa un problema. Sarà una sorpresa un po’ per tutti e vediamo come i due tecnici imposteranno la partita, anche se penso che la imposteranno sull’aggressività e sul ritmo affinchè possano fare questi minuti al 100%”.
Quindi ti aspetti un’Udinese propositiva anche se magari 1 punto le possa fare comodo per la classifica? “Alla fine 1 punto non cambia molto la classifica, 3 punti la cambierebbero per entrambe. Ripeto, è una cosa anomala e anche io sono curioso di vedere come le squadre approcciano a questa gara, però penso che chi sarà più aggressivo potrà portare a casa la vittoria, un’aggressività molto tattica però, vediamo come la imposteranno De Rossi e Cannavaro”
Secondo te è stato il momento giusto per cambiare Cioffi con Cannavaro? “Sicuramente una scossa può starci per cambio. La situazione dell’Udinese, dopo tantissimi anni, è tornata ad essere in bilico perchè poi domenica andranno a giocare a Bologna, quindi vedremo a fine stagione il cambio ha fruttato qualcosa, perchè a volte fa bene ma a volte fa anche male. Parliamo comunque di una società esperta, una squadra che, insieme proprio alla Roma, non è mai retrocessa negli ultimi 30 anni: quindi tanto di cappello all’Udinese che ha saputo gestire situazioni di questo tipo nel corso di tutti questi anni”