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Calcio scommesse, l’indagato: “Mai conosciuto Okoye e Giordano”

Lo sostiene l'avvocato Stefano Buonocore, che difende l'imprenditore Mario Bordon
Hubert Londero

“Il mio assistito sostiene di non aver mai conosciuto il portiere bianconero Maduka Okoye, nè il ristoratore udinese Diego Giordano. E’ in attesa di comprendere perché sia stato iscritto nel registro degli indagati”. Lo riferisce l’avvocato Stefano Buonocore, difensore assieme al collega Marco Galletti dell’imprenditore friulano Mario Bordon, uno dei quattro indagati dalla Procura di Udine per l’ipotesi di reato di truffa nell’inchiesta sul flusso anomalo di scommesse sull’ammonizione del calciatore durante la partita Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024.
Assieme a lui, oltre a Okoye e Giordano (difesi rispettivamente dagli avvocati Maurizio Conti e Vincenzo Cinque), è indagato anche Zhang Lingling, titolare del punto Snai di viale Tricesimo, assistito dall’avvocato Andrea Tascioni. Ma nell’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Caterina Pace, viene valutata anche la posizione di altre persone, tra le quali il figlio di un noto ristoratore udinese.
“Il signor Bordon – continua Buonocore – è stato oggetto di perquisizione a novembre. Aspettiamo la fine delle indagini per capire perché è stato coinvolto nell’inchiesta e chiarire la sua posizione”, conclude.
Successivamente alla ricerca documentale a cui è stato sottoposto Bordon, il numero 40 dell’Udinese non è più sceso in campo e solo nel mese di dicembre è stato oggetto di perquisizione.
Intanto, gli investigatori stanno prendendo in esame tutte le 37 partite giocate da Okoye con la maglia dell’Udinese, soprattutto le 3 nelle quali è stato ammonito: oltre a Lazio Udinese anche i due incontri col Bologna giocati nel capoluogo emiliano il 28 aprile e il 18 agosto 2024, finiti entrambi 1 a 1.

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