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Assalto al treno, la condanna dei tifosi dell’Udinese

"Il tifo, per come lo intendiamo noi, è ben altra cosa"
Monica Tosolini

L’assalto al treno a Basiliano ha riportato nuovamente Udine al centro della cronaca nazionale per episodi legati al tifo che nulla hanno a che vedere con il calcio e lo sport.

Alessandro Scarbolo, vice presidente del GUCA (Gruppo Udinese Club Autonomi), ha condannato l’accaduto: “È stato un episodio deplorevole, un comportamento da censurare che fatico a commentare. Mi è dispiaciuto vedere anche il lancio di razzi a fine partita da entrambe le tifoserie. Mi aspettavo un intervento dell’arbitro: la gara andava sospesa quando il pompiere è entrato in campo per rimuovere il fumogeno in occasione dell’angolo che ha portato al secondo gol del Venezia. Condanno con fermezza il comportamento di questi pseudo tifosi, che secondo me non dovrebbero nemmeno varcare i cancelli dello stadio. Non hanno nulla a che vedere con il calcio.”

Dello stesso avviso Bepi Marcon, presidente dell’AUC: “Come AUC ci dissociamo completamente da un episodio che non ha nulla a che vedere con il calcio. Non intendo parlarne oltre, perché non ci riguarda: il tifo, per come lo intendiamo noi, è ben altra cosa. Dispiace che, come sempre, a rimetterci sia la parte sana della tifoseria.”

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