Quella tra Udinese e Torino per Rodolfo Vanoli era la partita del cuore: l’ex terzino bianconero e tecnico della Primavera friulana è anche il fratello di Paolo, allenatore dei granata. Domenica, quindi, un motivo in più per essere al ‘Friuli’, accompagnato anche dal presidente della sua squadra, il Samgurali. Approfittando del ritorno in Italia, in attesa dell’inizio del nuovo campionato nella massima serie georgiana, è tornato a Udine.
Ad inizio campionato hai avuto modo di vedere da vicino l’Udinese di Runjaic. L’hai ritrovata domenica contro il Torino: che impressione ti ha fatto? “Va detto innanzitutto che mi è sembrata ‘la partita della paura’: entrambe hanno giocato per non perdere. In questi contesti, l’uno contro uno diventa fondamentale. Per quanto si è visto, alla fine penso che il risultato sia giusto. L’Udinese ha sfruttato al meglio le palle inattive, cosa che mio fratello temeva molto. Sul 2-0 la partita sembrava indirizzata e sinceramente mi aspettavo qualcosa di più. Ma è stato bravo Paolo a spostare il baricentro dei suoi più avanti, cambiando sistema di gioco. In quel frangente, l’Udinese ha subito il Torino. Runjaic ha poi inserito Sanchez togliendo Thauvin: io avrei tenuto in campo entrambi. Il punto è che il Torino aveva preso campo e in quel momento potevi anche perdere. Ma quando il Toro è tornato al 3-5-2, secondo me si poteva forzare. Comunque è difficile giudicare da fuori se non si conosce la situazione interna della squadra“.
Tallone d’Achille di questa squadra è la difesa: “Vedendola contro il Torino è chiaro che c’è ancora tanto da lavorare. Siamo a fine dicembre, certi meccanismi a quest’ora dovrebbero funzionare meglio. Ma va detto che anche altre squadre fanno fatica a livello difensivo per tanti errori di singoli e non di reparto“.
Ed è arrivato così il pareggio: “Sì, il primo casalingo. E’ un segnale di equilibrio secondo me. Il punto è importante per dare continuità di risultati e quindi una certa sicurezza“.
Sulle fasce, Udinese non all’altezza: “Danno poca copertura. Sono andati in difficoltà con il 3-4-1-2 dei granata. E’ un peccato, perchè nel 3-5-2 i quinti sono molto importanti“.
Questa squadra ha qualità, soprattutto in avanti. Può fare di più? “Penso di sì. L’allenatore deve trovare la formula giusta per impiegare più attaccanti possibili ma equilibrando anche la fase di non possesso palla“.
Runjaic ha provato diversi moduli, cambiando anche a gara in corso. Un fattore che può confondere i giocatori? “Assolutamente no! A certi livelli no“.
Però non è più l’Udinese di inizio campionato: “L’Udinese era partita bene, creando entusiasmo tramite determinate prestazioni in cui vedevo più spensieratezza, che contro il Torino è mancata. Comunque, tornando a quella partita, sul 2-0 dovevano cercare il terzo gol, non chiudersi. Basta poco per accendere il fuoco degli altri. E’ stato bravo mio fratello che ha anche azzeccato i cambi”.
Lucca con 7 reti e Thauvin con 5 marcature e 3 assist sono i bomber bianconeri. Quale dei due, come giocatore, ti piace di più? “Credo che non si possa fare a meno ne di uno ne dell’altro. Lucca è un uomo d’area ed è cresciuto tanto. Thauvin va dove vuole, non dà punti di riferimento. I giocatori bravi, d’altronde, sanno trovare la posizione giusta in campo. L’importante è averli. Io impiegherei il francese alle spalle di due attaccanti, ma parlo da esterno. E’ Runjaic che deve trovare la formula giusta per dar problemi agli avversari“.
L’Udinese cercherà di chiudere al meglio l’andata facendo punti a Verona: “E’ un derby, una partita che qui è molto sentita, lo so bene. Non so se tutti gli stranieri sanno cosa significa per questa realtà. Bisogna andare pronti ad una battaglia, più che con il Torino, che qui ha cercato di giocare oltre a non far giocare“.
Tu eri al ‘Friuli’ in attesa dell’inizio della nuova stagione nella massima categoria della Georgia: “Sì. Abbiamo compiuto un vero capolavoro conquistando la salvezza con due giornate di anticipo. Per me una grande soddisfazione e un grande orgoglio. Ma guardo già alla prossima stagione con l’intento di mettermi sempre in discussione e migliorarmi. Il campionato inizia il primo marzo, ci faremo trovare pronti. Domenica sono venuto allo stadio con il mio presidente, ospite della famiglia Pozzo, che ringrazio. Come sempre, un ritorno emozionante“.
Vanoli: “Udinese-Torino, la partita della paura”
L'ex terzino bianconero, allo stadio per la partita, avrebbe voluto vedere Sanchez in campo con Thauvin, non al suo posto
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