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Vanoli: “Ora ci siamo! Questa Udinese può arrivare tra le prime dieci”

L'Udinese sta crescendo e la squadra vista all'opera nel turno infrasettimanale contro la Fiorentina è piaciuta.
Monica Tosolini

L’Udinese sta crescendo e la squadra vista all’opera nel turno infrasettimanale contro la Fiorentina è piaciuta. “E’ stata una bella partita” anche secondo Rudy Vanoli, ex terzino sinistro dell’Udinese tra l’89 e il 92 e poi mister della squadra Primavera. Vanoli era allo stadio mercoledì e, a udineseblog.it, ricorda così la gara: “Era un confronto tra due squadre molto fisiche. Per quanto riguarda l’Udinese, Sottil è stato bravo nell’impostazione, lasciando il possesso palla agli avversari e sfuttando le ripartenze, visto che ha giocatori rapidi. Italiano ha una squadra forte, ma lui deve ancora trovare la quadra. Non si può mettere un giocatore come Barak, la cui arma principale sono gli inserimenti, nel suo gioco, facendolo andare a prendere palla. E davanti non ho visto movimenti da 4-3-3. La squadra è fisica, ma anche lenta. L’Udinese, invece, ha assestato la difesa: c’è maggiore sicurezza, infatti i giocatori andavano a cercare l’uno contro uno sugli esterni”.

Sottil alla fine ha ceduto alla difesa a quattro: “Non propriamente. Lo ha fatto solo in fase di non possesso. Poi era 3-5-2 con i due quinti che andavano a prendere il quarto di difesa. Sottil ha letto benissimo la partita e i giocatori hanno saputo interpretarla come lui ha chiesto. Sul discorso tattico, si sa che a Udine si gioca in quel modo, un allenatore si deve adattare perchè la società gli porta i giocatori per interpretarlo. Una gestione societaria, questa, che è tornata utile lo scorso anno, quando c’è stato l’avvicendamento Gotti-Cioffi. Il mister toscano, che già lavorava con Gotti, aveva già in mano la situazione”.

L’infortunio di Masina può complicare i piani di Sottil? “Mi dispiace davvero molto per l’ex Bologna, stava facendo bene. In quel ruolo l’Udinese ha Perez, che però vorrebbe essere dirottato a destra. Sottil dovrà convincerlo a rimanere da quella parte”.

L’Udinese ha lasciato andare Pussetto e rimane con 4 pedine in attacco. Bastano? “Beh, c’è Deulofeu, che è quello che accende la luce. Beto, molto concreto in fase realizzativa. Success, straripante fisicamente ma deve migliorare i tempi di attacco alla porta. Nestorovski che entra sempre con la fame giusta e ben trasmette la sua voglia di rimanere a Udine. Se nessuno si fa male, bastano. A me dispiace si sia rinunciato a Pussetto, che reputo davvero un bel giocatore”.

Da ex terzino sinistro, come vedi Destiny Udogie, già giocatore del Tottenham in prestito all’Udinese? “So che a Conte piace tantissimo e il Tottenham non fa investimenti tanto per fare, anche se in Premier girano tanti soldi. Quest’anno hanno puntato su Perisic, ma il futuro degli Spurs è Udogie. E’ un quinto perfetto per Conte: ha qualità, corsa, tempi e deve ancora compiere 20 anni. Può solo migliorare e lasciarlo un altro anno a Udine è stata una scelta intelligente”.

A fine mercato, la rosa dell’Udinese rispetto ad un anno fa com’è? “E’ ancora una squadra che può arrivare nelle prime dieci, sicuramente non inferiore a quelle che lottano per la Conference League. Vediamo come sostituirà Masina. In mezzo al campo ha corsa e fisicità, ma manca un po’ di qualità. Conosco Lovric, a Lugano faceva il play. Contro la Fiorentina ha perso qualche pallone in uscita. Credo comunque che questa squadra potrà arrivare dove vuole il Paron, nella parte sinistra della classifica. Storicamente, ricordiamolo.. la differenza l’ha sempre fatta un certo Totò Di Natale, attaccante da 20 gol e più a stagione. Un bottino che in classifica fa la differenza”.

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