Home » Vanoli: “Bella Udinese, ora bisogna registrare la difesa”

Vanoli: “Bella Udinese, ora bisogna registrare la difesa”

L'ex giocatore bianconero plaude all'Udinese di Runjaic, che può crescere ancora
Monica Tosolini

Sei sconfitte in otto partite: il percorso di crescita dell’Udinese di Runjaic ha attraversato negli ultimi due mesi una fase complicata, ma la volontà di squadra, mister e staff è uscirne bene. Kosta Runjaic ha annunciato cambiamenti tattici nel prossimo futuro, conscio che qualcosa da registrare c’è. Rodolfo Vanoli, ex terzino dell’Udinese e mister della squadra Primavera dal 2007 al 2009, sempre attento alle vicende dei friulani, a udineseblog.it commenta: “Runjaic era partito bene, creando molto entusiasmo con risultati e prestazioni. Ha già cambiato modulo, passando dal 3-4-2-1 iniziale, probabilmente usato per valorizzare il reparto offensivo, al 3-5-2 quando si è reso contro che la mediana, in fase di non possesso, soffriva. Direi che adesso è il caso di cambiare qualcosa nella fase difensiva, sono tanti i 18 gol presi”.
Alcune battute d’arresto fanno parte del percorso di crescita, secondo il tecnico tedesco: “Il percorso non esiste, esiste fare bene. Runjaic ha creato aspettative importanti, ora deve capire le dinamiche per tornare a fare risultato“.
E’ il caso di passare alla difesa a 4? “Non credo. L’Udinese quando fa mercato lo fa per il 3-5-2. I due esterni sono dei quinti di centrocampo, non sono adatti alla difesa a tre. Se a certi livelli adatti un giocatore, lo fai perchè sei in difficoltà. Il sistema di gioco è fatto per dare valore al giocatore. Io in Georgia ero partito con la difesa a quattro, che poi ho modificato in base ai giocatori a disposizione. E i risultati sono venuti“.
Runjaic deve anche iniziare a fare valutazioni sul reparto offensivo. Lucca, Davis, Thauvin: difficile sacrificarne uno per il 3-5-2. “Lucca ha mercato ed è nel giro della Nazionale. Davis è un giocatore di un’altra categoria, quando è in forma è devastante. Thauvin ha personalità ma ha anche imparato a mettersi a disposizione della squadra. Potrebbe cercare di farli giocare assieme tutti e tre, ma ci sono gli equilibri da mantenere. Ho letto che Runjaic starebbe pensando al 4-3-3, ma secondo me, Davis e Lucca non sono adatti per quel modulo“.
Un aiuto prezioso per Runjaic è certamente Gokhan Inler: “E’ l’uomo giusto per lo spirito di appartenenza. E’ stato un gladiatore. Ma credo che sia sempre l’allenatore quello che deve portare lo spirito nello spogliatoio: a Udine ben ricordiamo tecnici come Guidolin, Spalletti, Zaccheroni. Loro comandavano, non avevano tramite“.
Ricordi dell’Udinese che fu, che hai vissuto molto da vicino. Oggi hai scelto nuovamente una panchina estera, in Georgia: il Samgurali. Sei lì da un mese. Come stai vivendo questa esperienza? “E’ una bella esperienza, perchè amo il mio lavoro. E’ un mondo nuovo, in cui il calcio è in evoluzione. Il mio presidente mi sta supportando in tutto, io cerco di ricambiare facendo valere la mia esperienza. Come ho detto, il calcio qui è in piena evoluzione. Nella mia squadra ci sono alcuni nazionali Under21 che secondo me potrebbero fare bene anche in Italia, come è successo a Kvaratskhelia, un idolo qui. Il presidente vuole portare una mentalità nuova”.
Le tue aspettative? “Rimanere nella categoria, la Erovnuli Liga, la massima divisione; e l’anno prossimo con i giovani, arrivare tra le prime tre. Abbiamo appena vinto una sfida importante contro una diretta concorrente: i risultati ottenuti in questo mese con me alla guida ci hanno messo al riparo da tante cose, sabato avremo un altro scontro diretto in cui mi aspetto buone cose. Io ho fiducia in questa società. Mi ha impressionato il fatto che il presidente sia venuto in Italia per conoscermi prima che io accettassi l’incarico. Sono dettagli importanti che dicono molto“.

Foto: Sapekhburto K’lubi Samgurali Ts’q’alt’ubo


Articoli Correlati

©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia