L’Udinese ha chiuso la stagione con una sconfitta immeritata contro la Fiorentina. Paolo Poggi, a Telefriuli, conferma che “la gara è stata condizionata dall’espulsione di Bijol, ma l’Udinese ha dato segni di vita, rispetto alle ultime prestazioni deludenti. Se non altro una partita divertente“.
Forse questi segni di vita doveva darli prima: “Sì, forse era da aspettarsi un finale meno piatto. Le premesse iniziali erano state decisamente diverse, sarebbe stato bello racimolare qualche punto in più. Non è andata così, ma rimane una stagione da considerare ampiamente positiva“.
Si sperava in un bel regalo al Paron, che domenica ha compiuto 84 anni. Ora l’Udinese potrebbe passare ad un fondo americano. Cosa ne pensi? “Sono un po’ sorpreso, come tutti. Sono combattuto dal rispetto dal rispetto e dalla stima che ho per i Pozzo, al pensiero che ci sia qualcosa di nuovo che possa portare l’Udinese ancora più in alto. Dipende sempre da chi, se c’è, se compra l’Udinese e soprattutto dalla programmazione che hanno. Se c’è da far qualcosa in più rispetto a quello che ha fatto la famiglia Pozzo in 40 anni non è facile, ma credo sia una strada giusta da intraprendere, consapevoli del fatto che non è facile eguagliare quello che l’Udinese ha fatto negli ultimi 40 anni“.
Le proprietà americane stanno investendo molto qui. Tu hai vissuto quella a Venezia: “Sì, va benissimo che ci sia una proprietà americana o asiatica. L’importante sono un paio di cose: una è che vengano a fare le cose fatte bene e l’altra che rispettino la tradizione perchè qualche volta le proprietà americane non lo hanno fatto e hanno creato dei danni. Credo che la cosa importante sia poter fare calcio bene rispettando la cultura e la tradizione del posto dove si va”.
Sarebbe importante che i Pozzo rimanessero almeno inizialmente a indicare la strada: “Non so se possa succedere. Se una proprietà entra con 150 milioni entra un po’ a gamba tesa e può fare qualcosa di diverso. Mi auguro solo che se ci dovesse essere un cambio di proprietà sia a favore dell’Udinese”.
Il Paron, da fuori, come potrebbe viverla? “Male. Ha speso quasi metà della sua vita a portare avanti una squadra, una regione, con sacrificio, con successi, vivendola h24. Immagino sarebbe un cambiamento notevole nella sua vita”.
I Pozzo sono stati la storia dell’Udinese: “Assolutamente sì. Non si può dire il contrario. Parlano i numeri, e hanno fatto fatto vivere tante prime volte ad un intero popolo“.
Poggi: “Chi succederà ai Pozzo dovrà fare bene le cose, rispettando la tradizione”
L'ex attaccante parla dell'eventuale passaggio di proprietà dell'Udinese
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