L’Udinese ha svoltato, e lo ha fatto con decisione. Sono cambiati dirigenti e allenatore; e ora il mercato, lo dicono le prime mosse, darà un volto completamente nuovo alla squadra. Gino Pozzo ha preso in mano la situazione in maniera perentoria e sorprendente. Si è addirittura esposto in prima persona a mezzo stampa, fatto davvero inusuale per lui. Insomma, stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione, un segnale importante dopo l’ultimo anno in cui la retrocessione è stata troppo vicina. Ma come interpretare gli ultimi avvenimenti in casa bianconera? Udineseblog.it lo ha chiesto a un dirigente che è sempre stato di casa all’Udinese, una figura storicamente molto vicina alla famiglia Pozzo: Pierpaolo Marino.
A sorpresa, Gino Pozzo, da parecchio tempo sollecitato dalla piazza, è uscito allo scoperto. Come interpreta la scelta? “Il modo di comunicare di Gino mi è sembrato molto positivo per i concetti, i contenuti e il modo umano di parlare alla gente; e mi piacciono i punti del programma che ha illustrato. La scorsa annata è stata troppo brutta dal punto di vista della comunicazione e delle forze in campo. Penso sia mancata una persona forte nel mandare i giusti messaggi. Se non ci avesse messo mano Gino Pozzo, le cose sarebbero andate a rotoli“.
Ora ha deciso di puntare sui giovani: “E’ assolutamente condivisibile il suo discorso, ma ci vogliono tempo e strutture per poterlo realizzare. E’ un bel progetto nel medio periodo, per il quale servono una squadra motivata e l’allenatore giusto“.
Capitolo allenatore. Cosa pensa di Kosta Runjaic? “Non lo conosco, non mi posso esprimere. Penso che il tecnico sia però la scommessa su cui si giocano i risultati dell’anno prossimo. La cosa importante è che l’allenatore funzioni subito, dando ragione alla scelta del club “.
Marino: “Udinese, la vera scommessa è l’allenatore”
L'ex Dt Pierpaolo Marino sottolinea l'importanza della scelta della guida tecnica
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